SOCCHIEVE. C’è chi si trova a tu per tu con gli orsi e chi invece ne cattura l’immagine grazie a una “fototrappola”. Nel giro di pochi giorni, si registrano in Friuli altri due episodi – uno in Carnia, l’altro a Taipana – che confermano come la presenza dei plantigradi sulle nostre montagne sia ormai consolidata.
Il caso più eclatante è quello avvenuto a Socchieve, dove un uomo si è trovato a pochi metri da due orsi e non ci ha pensato due volte a tornare sui suoi passi. Un incontro vissuto anche con angoscia dopo la notizia dell’uomo aggredito in Trentino dall’orsa KJ2, poi abbattuta. “Solo” fotografato, invece, un altro esemplare a Monteaperta di Taipana
La brutta avventura è capitata a Sereno Ariis, lunedì 28 agosto, mentre passeggiava a Castoia di Socchieve, su un pianoro ove un tempo sorgeva il castello del gastaldo locale. Giunto da Enemonzo ha parcheggiato la sua automobile e si è diretto verso la frazione di Nonta.
Qui ha lasciato la strada asfaltata e ha percorso un sentiero che porta nella zona prativa che sorge attorno alla chiesetta di Castoia.
«Erano le 15.30 – racconta – , mi trovavo a poche decine di metri dalla chiesa quando, appena fuori dal bosco, ho notato due grandi sagome nere».
Dapprima ha pensato si trattasse di due grossi cani, ma non c’era nessuna persona nei dintorni. «Ma queste due sagome – ricorda ancora meravigliato per quanto accadutogli - erano troppo grandi per essere cani. Stavano giocando o forse si corteggiavano».
A togliere i dubbi su che tipo di animale aveva di fronte, è stato uno dei due esemplari. «Mentre uno non si è minimamente scomposto per la mia presenza, l’altro si è rizzato su due zampe e ha emesso un soffio verso di me». Quando l’animale ha emesso il suo ruglio, Ariis ha pensato bene di darsela a gambe.
«Ho interpretato quel suo atteggiamento come un avvertimento: “Stacci alla larga”». «Anche se avessi avuto la macchina fotografica lì, pronta, non avrei avuto tempo di effettuare nemmeno uno scatto – prosegue – . L’unico scatto che ho fatto è stato quello di allontanarmi il più lontano possibile nel minor tempo possibile».
Ariis si trovava a 50-70 metri dai due plantigradi, ma con un lampo d’orgoglio ha mostrato agli orsi i suoi muscoli: «Sì, quelli delle gambe – ammette nonostante tutto scherzando – , prendendo la strada in discesa verso Socchieve». Qui ha avvertito alcuni paesani chiedendo loro di allertare il corpo forestale.
«Non ho notato se avevano il collare – conclude – , non mi sono fermato per verificarlo».
Il veterinario del paese, Albino Toson, che opera anche a Tarvisio, ammette che ultimamente ci sono diversi animali che “straniscono”: «Ci sono animali che si comportano in modo anomalo, come pure questi due orsi. In tutta la mia carriera, anche a Tarvisio dove gli orsi sono presenti da un tempo maggiore rispetto alla Carnia, non ho mai sentito dell’avvistamento di due orsi assieme.
Forse si corteggiavano, forse giocavano o socializzavano. Ma non abbiamo mai sentito di simili avvistamenti. Per di più nel primo pomeriggio».
Toson ricorda che nella zona ci sono orsi monitorati dall’università attraverso il collare.
«Ma mi ricordo – termina - che uno ha il colore del manto chiaro, mentre quelli avvistati erano scuri». Una tempesta caduta sulla zona mezzora dopo l’avvistamento non ha permesso fare accertamenti ulteriori, ma si spera di poter rintracciare quanto prima questi due esemplari ed eventualmente dotarli di collari.
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