Copertura all’Antiquarium: c’è un progetto di 23 anni fa
CERVIGNANO . Nei giorni scorsi, il sindaco, Gianluigi Savino, aveva annunciato che il Comune sta cercando nuove idee per la copertura del manufatto longobardo di piazza Marconi. L’associazione...
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CERVIGNANO . Nei giorni scorsi, il sindaco, Gianluigi Savino, aveva annunciato che il Comune sta cercando nuove idee per la copertura del manufatto longobardo di piazza Marconi. L’associazione Cervignano Nostra ricorda all’amministrazione che, già 23 anni fa, nel 1994, l’architetto Ennio Puntin Gognan, tra i soci fondatori di Cervignano Nostra, assieme a Francesco Burba, si era posto il problema della conservazione del mosaico di epoca longobarda: un’opera davvero importante per la cittadina, risalente addirittura all’VIII-IX secolo.
«Gognan – spiega Michele Tomaselli - aveva progettato a delimitazione del prezioso mosaico una tettoia sorretta da quattro angolari in acciaio e chiusa ai lati da quattro lastre in vetro. Inoltre, attraverso una porta trasparente, aveva previsto la possibilità di accesso al mosaico per controlli e manutenzioni. La copertura era stata immaginata a padiglione con falde in pendenza. Questa soluzione progettuale avrebbe consentito maggiori garanzie a livello manutentivo».
Tomaselli ricorda che «la Soprintendenza impose la copertura del mosaico con un manufatto caratterizzato da pesanti lastre di vetro, come lo vediamo oggi, e così cominciarono i problemi». Oggi il mosaico necessita di continua manutenzione, che spesso non viene effettuata.
«Invitiamo l’amministrazione comunale – conclude Cervignano Nostra - a prendere in considerazione anche il progetto al tempo redatto dall’ingegner Burba e dall’architetto Puntin Gognan, quest’ultimo già autore, con il geometra Mario Burba, della progettazione preliminare dell’Antiquarium su incarico della parrocchia. Inoltre, sarebbe auspicabile realizzare, all’interno del medesimo Antiquarium, un punto informativo a servizio della pista ciclabile Alpe Adria». (e.m.)
«Gognan – spiega Michele Tomaselli - aveva progettato a delimitazione del prezioso mosaico una tettoia sorretta da quattro angolari in acciaio e chiusa ai lati da quattro lastre in vetro. Inoltre, attraverso una porta trasparente, aveva previsto la possibilità di accesso al mosaico per controlli e manutenzioni. La copertura era stata immaginata a padiglione con falde in pendenza. Questa soluzione progettuale avrebbe consentito maggiori garanzie a livello manutentivo».
Tomaselli ricorda che «la Soprintendenza impose la copertura del mosaico con un manufatto caratterizzato da pesanti lastre di vetro, come lo vediamo oggi, e così cominciarono i problemi». Oggi il mosaico necessita di continua manutenzione, che spesso non viene effettuata.
«Invitiamo l’amministrazione comunale – conclude Cervignano Nostra - a prendere in considerazione anche il progetto al tempo redatto dall’ingegner Burba e dall’architetto Puntin Gognan, quest’ultimo già autore, con il geometra Mario Burba, della progettazione preliminare dell’Antiquarium su incarico della parrocchia. Inoltre, sarebbe auspicabile realizzare, all’interno del medesimo Antiquarium, un punto informativo a servizio della pista ciclabile Alpe Adria». (e.m.)
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