Caso Regeni, il ministro Alfano ha chiesto la collaborazione della Gran Bretagna
Il responsabile degli Esteri del governo italiano: «Con il Regno Unito avviate azioni coordinate». Contatti con l’Università di Cambridge

UDINE. Il governo italiano ha avviato «azioni coordinate» con il Regno Unito per l’accertamento della verità sull’uccisione di Giulio Regeni, il ricercatore italiano trovato morto al Cairo nel febbraio 2016.
Lo ha detto il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, nel corso di un question time alla Camera dei deputati.
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Il capo della Farnesina ha spiegato che è in corso un dialogo tra l’ambasciatore italiano Giampaolo Cantini e l’omologo britannico di stanza al Cairo ed è operativa una linea diretta con il ministro degli Esteri inglese, Boris Johnson, con cui Alfano condivide «l’auspicio di iniziative diplomatiche».
Cantini, inoltre, ha contattato la prorettrice di Cambridge, l’università per la quale Regeni conduceva una ricerca, per avviare «uno scambio di informazioni».
L’Italia, ha poi aggiunto Alfano, avrà «tenacia e non rassegnazione» per accertare «niente che sia meno della verità» nel caso dell’uccisione del ricercatore italiano.
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