Cortolezzis: «Vantaggi non solo economici»
TREPPO CARNICO. La quinta commissione regionale presieduta da Vincenzo Martines del Pd ha dato parere positivo, a maggioranza, alla fusione fra i due Comuni della val Pontaiba, Treppo Carnico e...
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TREPPO CARNICO. La quinta commissione regionale presieduta da Vincenzo Martines del Pd ha dato parere positivo, a maggioranza, alla fusione fra i due Comuni della val Pontaiba, Treppo Carnico e Ligosullo, che formeranno il nuovo ente denominato “Treppo-Ligosullo”. Soddisfazione per questo traguardo viene espressa dal primo cittadino Luigi Cortolezzis, che però attende la conferma definitiva che la fusione sarà realtà. «L’iter burocratico – dichiara il primo cittadino – prevede che in ultima istanza sia il consiglio regionale ad esprimersi. La data prevista affinché la fusione venga deliberata a Trieste è il 23 o 24 novembre».
Solo allora i progetti della fusione potranno attivarsi concretamente. Cortolezzis si compiace anche dell’emendamento dell’assessore Paolo Panontin che ha presentato alcune modifiche al ddl 178 (anch’esse approvate) che fissano a 400 mila euro l’ammontare dell’assegnazione speciale per gli oneri di primo impianto e rimodulano la quota annuale del fondo di accompagnamento previsto per i successivi cinque anni, 130 mila 616 euro per ognuno dei primi tre anni e 65 mila 308 per i successivi due. «Questo conferma – prosegue il sindaco – e dà ragione al risultato referendario che ha dato il via alla fusione fra le nostre due realtà».
Il vantaggio, fa sapere Cortolezzis, non sarà però solamente economico, la comunità unita potrà godere del risparmio amministrativo e di maggiori e più qualificati servizi. «Dopo il pronunciamento ufficiale della Regione – chiude il primo cittadino – ci saranno le concertazioni fra le due comunità per redigere l’atto costituente, cioè il nuovo statuto del nuovo ente».
In quell’occasione si parlerà di progetti, compiti e competenze delle due realtà, con all’ordine del giorno anche la rappresentatività delle due comunità all’interno del nuovo organismo comunale.
Solo allora i progetti della fusione potranno attivarsi concretamente. Cortolezzis si compiace anche dell’emendamento dell’assessore Paolo Panontin che ha presentato alcune modifiche al ddl 178 (anch’esse approvate) che fissano a 400 mila euro l’ammontare dell’assegnazione speciale per gli oneri di primo impianto e rimodulano la quota annuale del fondo di accompagnamento previsto per i successivi cinque anni, 130 mila 616 euro per ognuno dei primi tre anni e 65 mila 308 per i successivi due. «Questo conferma – prosegue il sindaco – e dà ragione al risultato referendario che ha dato il via alla fusione fra le nostre due realtà».
Il vantaggio, fa sapere Cortolezzis, non sarà però solamente economico, la comunità unita potrà godere del risparmio amministrativo e di maggiori e più qualificati servizi. «Dopo il pronunciamento ufficiale della Regione – chiude il primo cittadino – ci saranno le concertazioni fra le due comunità per redigere l’atto costituente, cioè il nuovo statuto del nuovo ente».
In quell’occasione si parlerà di progetti, compiti e competenze delle due realtà, con all’ordine del giorno anche la rappresentatività delle due comunità all’interno del nuovo organismo comunale.
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