Interventi da 18 milioni per rilanciare l’Aussa Corno
SAN GIORGIO DI NOGARO. «La zona industriale dell’Aussa Corno, con gli interventi per complessivi 18 milioni di euro, può competere con maggior vigore all’interno del sistema portuale dell’Alto...
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SAN GIORGIO DI NOGARO. «La zona industriale dell’Aussa Corno, con gli interventi per complessivi 18 milioni di euro, può competere con maggior vigore all’interno del sistema portuale dell’Alto Adriatico, dando al contempo valore aggiunto all’intero comparto produttivo e logistico regionale». A sostenerlo è stata l’assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro al termine della presentazione dei diversi cantieri che la Regione ha avviato all’interno della Ziac.
All’incontro, tenutosi nella sede della Ziac, erano presenti il presidente della Ziu Renzo Marinig, il sindaco di San Giorgio di Nogaro Pietro Del Frate e i rappresentanti degli enti interessati dalle opere.
I progetti fanno parte del patto territoriale redatto alla fine degli anni ’90 che prevedono una serie di interventi sulle infrastrutture ferroviarie e il riassetto idraulico della zona industriale. Nel 2014 la Regione è subentrata al consorzio Aussa Corno nel ruolo di soggetto responsabile del patto per la realizzazione degli interventi infrastrutturali, assumendo poi anche il ruolo di soggetto attuatore e stazione appaltante di sei interventi.
Lo scorso mese di ottobre sono state assegnate le opere del valore di quasi 6 milioni di euro riguardanti l’adeguamento della rete di canali e fossati di bonifica compatibile con i recenti sviluppi urbanistici, nonché quelle per l’urbanizzazione del comprensorio Fearul per altri 2,5 milioni di euro.
Dopo i lavori per il potenziamento degli impianti ferroviari a servizio della Ziac (1,25 milioni di investimenti), la realizzazione del binario secondario (1,3 milioni), l’urbanizzazione della zona industriale (1,26 milioni) e, infine, le opere complementari e di perfezionamento dei lavori urgenti per il dragaggio del fiume Corno (1,8 milioni), resta da aggiudicare l’intervento per la ristrutturazione di viale Melania per 1,32 milioni di euro.
«Questi interventi – ha concluso Santoro l’assessore – rinforzano l’intero comparto, anche alla luce della recente riforma di settore che vede la Ziac all’interno di un unico consorzio industriale insieme a quello udinese e di Gemona-Osoppo. La Regione e gli imprenditori hanno creduto sul futuro di questa area e oggi questi risultati si iniziano a vedere». (f.a.)
All’incontro, tenutosi nella sede della Ziac, erano presenti il presidente della Ziu Renzo Marinig, il sindaco di San Giorgio di Nogaro Pietro Del Frate e i rappresentanti degli enti interessati dalle opere.
I progetti fanno parte del patto territoriale redatto alla fine degli anni ’90 che prevedono una serie di interventi sulle infrastrutture ferroviarie e il riassetto idraulico della zona industriale. Nel 2014 la Regione è subentrata al consorzio Aussa Corno nel ruolo di soggetto responsabile del patto per la realizzazione degli interventi infrastrutturali, assumendo poi anche il ruolo di soggetto attuatore e stazione appaltante di sei interventi.
Lo scorso mese di ottobre sono state assegnate le opere del valore di quasi 6 milioni di euro riguardanti l’adeguamento della rete di canali e fossati di bonifica compatibile con i recenti sviluppi urbanistici, nonché quelle per l’urbanizzazione del comprensorio Fearul per altri 2,5 milioni di euro.
Dopo i lavori per il potenziamento degli impianti ferroviari a servizio della Ziac (1,25 milioni di investimenti), la realizzazione del binario secondario (1,3 milioni), l’urbanizzazione della zona industriale (1,26 milioni) e, infine, le opere complementari e di perfezionamento dei lavori urgenti per il dragaggio del fiume Corno (1,8 milioni), resta da aggiudicare l’intervento per la ristrutturazione di viale Melania per 1,32 milioni di euro.
«Questi interventi – ha concluso Santoro l’assessore – rinforzano l’intero comparto, anche alla luce della recente riforma di settore che vede la Ziac all’interno di un unico consorzio industriale insieme a quello udinese e di Gemona-Osoppo. La Regione e gli imprenditori hanno creduto sul futuro di questa area e oggi questi risultati si iniziano a vedere». (f.a.)
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