A Buja in municipio viene coccolato “il gjat dal comun”
Un felino vive tra la piazza e il palazzo, i cittadini lo curano. Una notte è rimasto dentro facendo suonare l’allarme
di Piero Cargnelutti
BUJA. «Miao, miao». Può essere il saluto che accoglie i cittadini di Buja quando entrano in municipio.
Non è uno scherzo. È il gatto del Comune, “il gjat dal cumun”, presente ai consigli comunali e agli incontri pubblici. Sembra una fiaba per bambini, ma a Buja c’è davvero un bel gattone tutto grigio che si aggira per il centro cittadino e soprattutto fra le stanze del palazzo.
Per gli amministratori, ma anche per i dipendenti comunali, quel felino è diventato una presenza quotidiana: «È di casa in Comune – dice la vice sindaco Silvia Pezzetta –: entra in sala consiliare e poi raggiunge le scale per intrufolarsi fra gli uffici al primo piano perché sa che può trovare un posto al calduccio dove passare la notte: ormai conosce tutti i locali del nostro municipio. Anche se non è di nessuno, è una bestia praticamente domestica perché si lascia accarezzare ed è buono. Ormai saranno sette o otto anni che lo conosciamo».
In paese è coccolato da tutti, non solo dai politici locali. Qualche mese fa, nella notte è scattato l’allarme in municipio: la vigilanza è intervenuta credendo di acciuffare un ladro e invece si è trovata davanti il gatto grigio che si era nascosto all’interno del Comune per passare la notte. Alla fine, sul verbale la causa di quell’allarme è stata riportata con la dicitura “presenza gatto”, come ricorda la polizia municipale: come dire, quell’animale è perfino registrato agli atti.
Il gatto del Comune ama andare in anagrafe dove trova i dipendenti che gli danno anche qualcosa da mangiare insieme a molte carezze, e a sentire amministratori e impiegati comunali è anche educato, non ha mai sporcato negli uffici.
Uscendo dal palazzo municipale il gatto è conosciuto in tutto il centro a Santo Stefano: si aggira tra un negozio e l’altro dove pure trova più di qualche commerciante che lo accarezza, e magari gli dà anche qualcosa da sgranocchiare. Per non parlare poi delle occasioni in cui vengono organizzate delle manifestazioni, eventi nei quali non manca mai.
E se c’è qualcosa in programma nella vicina casa della gioventù, fa la sua comparsa: «È anche intelligente – dice ancora la vice sindaco Pezzetta, che lo conosce bene ormai – perché in tutti questi anni non è mai stato investito da nessuno anche se si aggira in un’area come quella di Santo Stefano, che ogni giorno è attraversata da migliaia di vetture». In centro a Buja è di casa e ha capito come muoversi per farsi benvolere.
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