Ansia e stress, ecco la ricerca degli studenti
LATISANA. Non chiamatela meditazione, ma autodeterminazione per migliorare l’autocontrollo e la capacità di attenzione. Una tecnica di rilassamento sperimentata durante due anni scolastici (2015/2016...
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LATISANA. Non chiamatela meditazione, ma autodeterminazione per migliorare l’autocontrollo e la capacità di attenzione. Una tecnica di rilassamento sperimentata durante due anni scolastici (2015/2016 e 2016/2017) alla quale hanno partecipato una settantina di ragazzi del liceo Martin di Latisana e dell’Itet Di Brazzà di Lignano, entrambi istituti superiori dell’Isis Mattei con sede a Latisana e 25 insegnanti, che ha dato conferma sulla capacità di acquisire auto consapevolezza e quindi di ridurre ansia e stress che influiscono negativamente sulla capacità di concentrazione e di relazionarsi e quini anche sulle attività scolastiche.
I risultati raccolti, illustrati la scorsa settimana, sono andati ben oltre le aspettative – hanno confermato i ricercatori – soprattutto per la quantità di dati raccolti e ora analizzabili su più direzioni. Studenti e insegnanti sono stati valutati per l’intero periodo da un team di neuroscienziati e psicologi, nell’ambito di una ricerca (la seconda a livello mondiale) coordinata dall’Università di Udine con il docente Franco Fabbro, da anni impegnato nello studio e nella diffusione della Mindfulness per sviluppare maggiore auto consapevolezza, migliorare il benessere psicofisico riducendo lo stress, l’ansia e l’aggressività, con la collaborazione del neuroscienziato, Cristiano Crescentini, di Andrea Paschetto (psicologo) e Giuseppe Lucilli, docente dell’Isis e dell’Università di Udine.
L’innovativa ricerca si è concretizzata in un percorso pilota e preparatorio per valutare la possibilità di introdurre in ambito educativo la pratica della Mindfulness, come strumento di potenziamento meta cognitivo, utile per un miglioramento dei contesti e dei livelli di apprendimento, in quanto in grado di aumentare negli adolescenti la soglia di attenzione e la capacità di concentrazione e controllo. (p. m.)
I risultati raccolti, illustrati la scorsa settimana, sono andati ben oltre le aspettative – hanno confermato i ricercatori – soprattutto per la quantità di dati raccolti e ora analizzabili su più direzioni. Studenti e insegnanti sono stati valutati per l’intero periodo da un team di neuroscienziati e psicologi, nell’ambito di una ricerca (la seconda a livello mondiale) coordinata dall’Università di Udine con il docente Franco Fabbro, da anni impegnato nello studio e nella diffusione della Mindfulness per sviluppare maggiore auto consapevolezza, migliorare il benessere psicofisico riducendo lo stress, l’ansia e l’aggressività, con la collaborazione del neuroscienziato, Cristiano Crescentini, di Andrea Paschetto (psicologo) e Giuseppe Lucilli, docente dell’Isis e dell’Università di Udine.
L’innovativa ricerca si è concretizzata in un percorso pilota e preparatorio per valutare la possibilità di introdurre in ambito educativo la pratica della Mindfulness, come strumento di potenziamento meta cognitivo, utile per un miglioramento dei contesti e dei livelli di apprendimento, in quanto in grado di aumentare negli adolescenti la soglia di attenzione e la capacità di concentrazione e controllo. (p. m.)
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