Pedonalizzazione in via Mercatovecchio, stop ai lavori fino al 24 gennaio
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dei commercianti. Il sindaco Honsell: cambia poco, avremmo comunque atteso il Tar

Un altro stop. L’ennesimo. Il cantiere per la pedonalizzazione di via Mercatovecchio non partirà nemmeno l’8 gennaio. Il Consiglio di Stato ha infatti accolto il ricorso dei commercianti “ribelli” congelando l’iter fino al 24 gennaio quando è attesa la decisione sul merito del Tar. Almeno per il momento quindi niente pietra piasentina: nella storica via restano il porfido e le buche.
E anche se il Comune fa buon viso a cattivo gioco (secondo il sindaco Furio Honsell «la valutazione del Consiglio di Stato è sostanzialmente irrilevante per quanto riguarda le decisioni prese sulla partenza dei lavori perché avevamo già deciso di attendere la sentenza di merito del Tribunale amministrativo regionale») ed è vero che dall’8 gennaio (quando il Comune contava di poter finalmente avviare i lavori) al 24 ci sono soltanto 16 giorni è altrettanto vero che la decisione dei giudici amministrativi potrebbe essere depositata 45 giorni dopo. Senza contare che nell’eventualità in cui il Tar, che già aveva bocciato la seconda richiesta dei commercianti, dia ragione al Comune è quasi scontato immaginare che l’avvocato Luca De Pauli possa nuovamente fare appello al Consiglio di Stato.
Insomma c’è il rischio concreto che l’ennesimo stop al progetto si trasformi in una vera e propria pietra tombale sulla pedonalizzazione che era stato uno dei punti principali del programma elettorale del centrosinstra già nel primo mandato Honsell.
E dopo quasi 10 anni ancora non si sa se e quando potranno iniziare i lavori. Stando alle prime ipotesi del Comune, il cantiere doveva partire dopo il Natale del 2016, ma la predisposizione della gara ha richiesto più tempo del previsto, poi gli uffici sono stati sommersi da una raffica di candidature, ben 55, e così il sorteggio delle 13 aziende è stato completato solo a maggio e l’affidamento dei lavori è arrivato a fine luglio. I primi di agosto il Tar ha congelato tutto, salvo poi dare il via libera lo scorso 8 novembre. Da lì la decisione del Comune di far partire il cantiere subito dopo le feste. Ma ieri è arrivata l’ordinanza del Consiglio di Stato che si è tradotta nell’ennesimo rinvio.
Nel ricorso, l’avvocato De Pauli (che rappresenta l’associazione Amici di Mercatovecchio e altre nove attività commerciali) sostiene che l’esecutivo approvato dalla giunta nella delibera del 16 maggio scorso sia una sorta di “secondo progetto”, molto diverso da quello del 29 dicembre scorso, autorizzato dalla Soprintendenza. E che le modifiche apportate non mettano al riparo la via dal rischio di allagamenti. Il Comune invece, forte di due pareri della Soprintendenza, l’organo che si occupa di tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, è convinto della validità del progetto e della necessità di dare un nuovo volto alla via trasformandola in una piazza a misura di pedoni e famiglie con la pietra piasentina al posto del porfido e un nuovo arredo urbano.
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