Polo termale di Arta: arrivano 4,5 milioni
La Regione li stanzia in tre anni. L’obiettivo è costruire le nuove piscine esterne e ammodernare l’attuale stabilimento

TRIESTE. La Regione stacca un assegno – triennale e con il grosso dei contributi stanziati per i prossimi due anni, ma comunque sostanzioso – da oltre 4,5 milioni di euro e lo destina al Comune di Arta che con questo maxi-finanziamento potrà realizzare un nuovo complesso di piscine esterne oltre a completare il nuovo stabilimento termale necessario a garantire una gamma di servizi turistici più definita e di qualità.
È questo uno dei canali di finanziamento più “pesanti” che la giunta regionale ha inserito nella legge di Bilancio in corso di discussione in Consiglio regionale.
L’operazione prevede uno stanziamento da 400 mila euro per la gestione, ma soprattutto un investimento complessivo pari a 4,6 milioni di euro, in gran parte per gli interventi strutturali suddivisi, come accennato, nel triennio 2018-2020.
Entrando nel dettaglio, 100 mila euro sono previsti per il prossimo anno, 1,8 milioni per il 2019 e 2,7 per il 2020. Secondo il consigliere regionale del Pd, Enzo Marsilio «finalmente si completa un lungo lavoro di squadra, durato anni e condotto dalla giunta regionale, la precedente amministrazione comunale e dal presidente del consorzio Carnia Welcome, Massimo Peresson».
«Sci e terme – ha aggiunto il vicepresidente Sergio Bolzonello – sono due delle eccellenze dell’offerta turistica della Carnia, e la loro valorizzazione consente a questo territorio di essere competitivo sul mercato». Nelle pieghe di Bilancio, poi, 300 mila euro vengono destinati a Friuli Innovazione per l’acquisto di macchinari dedicati alle tecnologie 3D, 50 mila al Cluster parco agroalimentare per uno studio di fattibilità sulla costruzione di un maltificio regionale.
Con ulteriori modifiche a Grado vengono concessi 80 mila euro per l’infrastrutturazione wi-fi e la manutenzione del palazzo regionale dei Congressi, 200 mila a Tolmezzo per palazzo Linussio e caserma Cantore, 150 mila a Ragogna consentiranno la sistemazione di tratti stradali interessati dal Giro d’Italia e 300 mila a Taipana per lavori di manutenzione sulla viabilità.
Per quanto riguarda i capitolati di cultura e sport, tra le modifiche apportate al testo base si nota un contributo stanziato per garantire continuità al mutuo a favore del Teatro stabile sloveno di Trieste, 100 mila euro per le prime opere necessarie alla messa in sicurezza di Villa Cernazai-Pontoni e un’integrazione di 300 mila per i centri di servizio per il volontariato.
Nel comparto casa e territorio, la Regione garantirà un centinaio di interventi nei piccoli Comuni, per opere immediatamente cantierabili e con un contributo massimo di 300 mila euro, mentre in un’ottica di recupero e completamento di interventi edili interrotti a causa dell’andamento del mercato, verrà consentito alle imprese di qualsiasi natura giuridica di attingere ai finanziamenti pubblici – fino a 20 mila euro per le nuove costruzioni e 25 mila per il recupero degli immobili – garantiti dalla legge del Fvg.
Infine è previsto un contributo straordinario di 3 milioni per le opere di completamento del centro intermodale della società Interporto - Centro Ingrossi di Pordenone (1,3 milioni nel 2018 e 1,7 nel 2019).
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