Uccidono un gatto con l’antigelo: c'è una taglia di 500 euro
La proprietaria si è accorta che l'animale non si muoveva, era come paralizzato. Nonostante le cure dei veterinari, é spirato

CARLINO. Avvelenano con l’antigelo a Carlino una gatta di proprietà che muore dopo alcune ore di agonia. Durissima la reazione della presidente dell’associazione animalista no-profit “Amici di Luna e Sam”, Jenny Pitton, che mette una taglia di 500 euro per rintracciare l’autore di questo gesto e, intanto, mobilita le persone «per non fargliela passare liscia».
Il fatto è accaduto nella zona tra Strada del Molino e via San Giorgio a Carlino, dove, a detta di Jenny Pitton, «è stata volontariamente avvelenata da ignoti con antigelo una gatta buonissima di proprietà».
La proprietaria si è accorta che la gattina non si muoveva, era come paralizzata, e ha chiamato la Pitton che l’ha subito indirizzata verso una struttura medica.
A quel punto la micia è stata trasportata dai proprietari alla clinica Gaspardis di Visco nel tentativo di salvarla, ma nonostante le cure dei veterinari, é spirata. Dalle analisi è emerso che a procurarne la paralisi e quindi la morte per avvelenamento, era stato l’ingerimento di antigelo.
Come spiega l’animalista, generalmente, i gatti non bevono fuori casa, per cui l’antigelo può essergli stato somministrato solo attraverso il cibo.
«Chi sa e vuole fare la cosa giusta, parli – dice l’animalista – ma questo vile non la deve passare liscia. Voglio però sensibilizzare però chi ha gatti in casa a non lasciarli in giardino, in quanto non si possono obbligare le altre persone a subire i propri animali. Questo non giustifica certamente la vile azione compiuta».
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