Donne e impresa: numeri in picchiata
Perse 326 aziende negli ultimi sei anni nel Friuli Collinare. Primato negativo in edilizia e agricoltura
di Anna Casasola
SAN DANIELE. Tra il 31 dicembre del 2011 e il 30 giugno del 2017 il Friuli collinare ha perso 326 imprese femminili. Ciò significa che in cinque anni e mezzo nel territorio che comprende i comuni di Buja, Colloredo di Monte Albano, Coseano, Dignano, Fagagna, Flaibano, Forgaria nel Friuli, Majano, Moruzzo, Osoppo, Ragogna, Rive d’Arcano, San Daniele del Friuli, San Vito di Fagagna e Treppo Grande c’è stata una variazione percentuale negativa nelle imprese femminili del 23, 99 %. I numeri sono quelli elaborati dall’Ufficio Statistica della Camera commercio di Udine su dati Infocamere.
Scendendo più nel dettaglio e andando a guardare i settori si nota come il tonfo più clamoroso, con –46, 15%, ha colpito il settore delle costruzioni dove le imprese sono passate da 39 a 21. Molto negativo anche il dato relativo alle imprese femminili specializzate in agricoltura, silvicoltura e pesca (–33, 44%): qui le imprese nel periodo considerato sono passate da 652 a 434.
Un calo pesante ha coinvolto anche l’industria (-29, 21%) e per il commercio (-16, 67%). Calano anche le realtà che si occupano, in generale, di servizi che sono passate da 268 del 2011 a 237 a metà del 2017 (-11, 57%). Assolutamente confortante il dato che riguarda l’ospitalità: le 112 realtà presenti al 31 dicembre del 2011 sono tutte ancora operanti. «È positivo che il settore dell’ospitalità non abbia subito cali – commenta il vicesindaco di San Daniele, l’assessore alle Pari opportunità Consuelo Zanini – e quindi è su questo che si deve puntare, cioè sulla valorizzazione del nostro territorio».
La crisi c’è e si sente, ma spesso a pagare il prezzo più alto sono le rappresentanti del “gentil sesso”. «In un mondo del lavoro e imprenditoriale in crisi, visti i dati che segnano un calo – prosegue Zanini –, le donne sono quelle che pagano il prezzo più alto, in quanto devono superare una serie di ostacoli».
Da San Daniele e da alcuni Comuni della Collinare parte un progetto che tende una mano all’altra metà del cielo e si intitola “Donne digitali per lo sviluppo”. «Il nostro progetto – prosegue Zanini – ha proprio lo scopo di facilitare l’avvio e il mantenimento di attività femminili, mediante la creazione di una rete».
Il progetto del Comune di San Daniele al quale hanno aderito le amministrazioni comunali di Forgaria, Dignano, Ragogna, Coseano, San Vito di Fagagna, Buja, Rive D’Arcano e Flaibano, sarà presentato domani alle 18 in biblioteca Guarneriana. Donne digitali è rivolto a donne titolari di piccole attività o inoccupate ma con idee di business che valorizzino il territorio, i suoi prodotti e le sue tradizioni. L’obiettivo è quello di creare una rete o un network dove sia possibile scambiarsi e condividere esperienze e informazioni e imparare a promuovere i propri prodotti o servizi grazie alle nuove tecnologie.
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