Fusione effettiva da giovedì ma serve più personale
TREPPO LIGOSULLO. Il conto alla rovescia è partito. Dal 1° febbraio il nuovo Comune di Treppo Ligosullo diventerà ufficialmente realtà, dando seguito al referendum dello scorso 29 ottobre, quando il...
di Luciano Patat
TREPPO LIGOSULLO. Il conto alla rovescia è partito. Dal 1° febbraio il nuovo Comune di Treppo Ligosullo diventerà ufficialmente realtà, dando seguito al referendum dello scorso 29 ottobre, quando il 63,68 per cento degli abitanti si era espresso per la fusione. Poi, il 19 dicembre era arrivato anche l’ok della Regione.
Ma come si apprestano a vivere il Comune unico le due comunità della Val Pontaiba? I sindaci di Treppo Carnico, Luigi Cortolezzis, e di Ligosullo, Giorgio Morocutti, sono appena stati designati commissario e vicecommissario del neonato ente. «Attendiamo ancora la nomina ufficiale – racconta Cortolezzis –, ma gli incontri con la Regione, il mio collega e il personale si susseguono febbrili. Abbiamo tanti nodi da sciogliere per farci trovare pronti giovedì prossimo».
Gli uffici comunali saranno trasferiti a Treppo Carnico «però – sottolinea Morocutti – abbiamo chiesto, almeno per il primo momento, di mantenere per due-tre giorni a settimana un presidio anche a Ligosullo, dove i cittadini potranno espletare le pratiche relative a ragioneria, ufficio tecnico e anagrafe».
Al servizio dei circa 784 abitanti del nuovo Comune ci sono 8 dipendenti, mentre il segretario comunale era già lo stesso per i due municipi «e questo è un bel vantaggio – rimarca Cortolezzis –, anche per i dipendenti che già lo conoscono».
A proposito di benefici, l’unificazione porterà in dote al nuovo municipio 400 mila euro di fondi regionali per “oneri di primo impianto”, necessari a dar vita al Comune di Treppo Ligosullo, con ulteriori trasferimenti di 130.616 euro per i primi tre anni e di ulteriori 65.308 per i successivi due. Un tesoretto da 922 mila euro «che – ipotizza Morocutti – potrebbe essere investito anzitutto per potenziare la pianta organica, visto che i dipendenti ora sono pochi (posizione condivisa anche dal collega, ndr), ma anche per sgravare i cittadini da costi legati alla burocrazia, oltre che per gli investimenti sul territorio».
Intanto, all’orizzonte ci sono i primi impegni ai quali far fronte: le elezioni nazionali del 4 marzo e quelle per i nuovi organi comunali in primavera saranno un test per oliare i meccanismi del nuovo municipio. E a proposito di votazioni locali, entrambi i sindaci “uscenti” confidano di «farci un pensierino», anche per assicurare continuità amministrativa.
E la popolazione? Se per quella di Treppo Carnico a livello pratico non cambierà poi molto, a Ligosullo la situazione è un po’ diversa, anche perchè aveva vinto il “no” alla fusione, seppur per appena 6 voti. «Parte dei residenti è preoccupata perché «il grande mangia il piccolo – spiega Morocutti –, ma tanto noi quanto Treppo siamo sempre stati municipi virtuosi e accomunati da una buona gestione. Il Comune di vallata, per me, resta un obiettivo».
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