PALMANOVA. Un’infilata di pali di legno, alti poco più di un metro, davanti alla lunetta napoleonica nei pressi del cimitero. La presenza, legata alla manifestazione di cavalli e carrozze, già da tempo si nota sulla spianata napoleonica compresa tra baluardo Barbaro e il cimitero di Palmanova. Ma quei pali potevano essere piantati in quell’area? E possono restarci?
È il capogruppo di opposizione, Antonio Di Piazza, a sollevare le questioni e a rivolgersi alla Soprintendenza affinché faccia chiarezza. «Dal mese di settembre 2017 – spiega – sono “comparsi” e tuttora fanno “bella mostra” sui bastioni di Palmanova 90 pali a sezione quadrata, dal lato di 15 cm. I pali, che sono stati infissi nel terreno della cinta bastionata con l’ausilio di una macchina operatrice, sporgono dallo stesso non meno di 1, 35 m cadauno». Di Piazza racconta di aver chiesto delucidazioni sull’argomento al sindaco in consiglio comunale e di non aver ricevuto risposte precise, neppure sugli eventuali tempi di rimozione dei pali. «Mi risulta – prosegue – che la cinta bastionata sia di proprietà del Demanio dello Stato; all’amministrazione comunale di Palmanova è stato concesso l’affidamento della maggior parte della stessa». Di Piazza ricorda le difficoltà con cui in passato, da assessore allo sport o al patrimonio, ha ottenuto dal Demanio le autorizzazioni per poter svolgere sui bastioni anche delle semplici gare sportive e per realizzare nel 2007 la pulizia di una parte della fortezza. «Ritengo – prosegue – che non vi sia stato alcun mutamento riguardante la norma di rispetto e l’iter di autorizzazione necessari ad eseguire lavori sulla cinta (monumento nazionale) e dunque qual è l’iter per la piantumazione di questa distesa di pali? Mi risulta che essendo la città di Palmanova monumento nazionale, ancor prima che patrimonio dell’Unesco, l’intera cinta bastionata sia soggetta a tutela e controllo da parte della Soprintendenza… che mai prima d’ora aveva autorizzato la messa a dimora di alcuna struttura».
Il consigliere di opposizione fa notare anche che i pali potrebbero restare in quel sito fino al mese di giugno per una nuova edizione della manifestazione dedicata alle carrozze e si rivolge pertanto alla Soprintendenza chiedendo di fare luce e chiarezza su questa vicenda.
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