Addio all’alpino Pietro Romano, aveva cento anni
ZUGLIO. È stato accompagnato all’ultima dimora ieri pomeriggio Pietro Romano, il centenario di Zuglio. Dopo la morte della figlia Maddalena era rimasto solo e ha trascorso gli ultimi mesi nella Rsa...

ZUGLIO. È stato accompagnato all’ultima dimora ieri pomeriggio Pietro Romano, il centenario di Zuglio. Dopo la morte della figlia Maddalena era rimasto solo e ha trascorso gli ultimi mesi nella Rsa di Tolmezzo, dove è spirato. Nato a Rimini, in quanto dopo la disfatta di Caporetto la famiglia era stata sfollata oltre il Piave, dopo la guerra è ritornato a Sezza di Zuglio, luogo d’origine della sua famiglia. Nel dopoguerra emigrò in Francia, da dove rientrò per la chiamata alle armi durante il periodo bellico del 1940-45. Fu al fronte in Grecia, Albania e Russia, dove perse una mano. Rientrò a casa nel dicembre 1945 invalido, senza lavoro, per essere assunto poi alla CoopCa, dove ha lavorato sino alla pensione.
A fine guerra ha voluto lasciare un ricordo della sua esperienza bellica raccontando la sua epopea in Albania prima e in Russia poi, in un libro autobiografico. Dei cinque fratelli della famiglia Romano, tutti ultra novantenni, tra cui l’ex sindaco Dante, lascia il fratello Achille e la sorella Rita. Uomo di carattere, con una tempra fortissima, si è lasciato abbattere dalla scomparsa della figlia. A festeggiarlo nel giorno del suo compleanno, gli alpini con il capogruppo Alberto Bearzi del Gruppo “Tite Copetti” e da alcuni soci dell’Ana, che gli hanno consegnato in quell’occasione il bollino per il 2018. Ieri i funerali, celebrati nella chiesa del paese da don Giordano Cracina.
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