E per ricordarla un centro antiviolenza
Il Comune di San Daniele lo intitolerà alla vittima. Il nonno: «Dolore ancora fortissimo»

SAN DANIELE. Al “Sorriso di Nadia” sarà intitolato il Centro Risorsa donna. Lo ha deciso mercoledì sera il Consiglio nell’ultima seduta di questa legislatura. Una seduta che, nel trattare l’intitolazione a Nadia Orlando del centro nato nel 2001 per aiutare le donne che vivono un disagio anche a causa di rapporti conflittuali all’interno del nucleo familiare, ha vissuto uno dei suoi momenti più alti.
«Grazie – ha detto Giovanni Zuccolo, il nonno materno di Nadia, presente in sala assieme alla presidente del centro, l’assessore del Comune di Dignano Arianna Bello e all’assessore Luigino Ingrassi –. I genitori di Nadia non ce l’hanno fatta a essere qui stasera, il dolore è ancora fortissimo, ma sono molto grati per quest’iniziativa». Dell’intitolazione a Nadia Orlando del centro al quale sono consorziati anche i comuni di Buja, Colloredo di Monte Albano, Coseano, Dignano, Fagagna, Flaibano, Forgaria nel Friuli, Moruzzo, Ragogna, Rive d’Arcano, San Vito di Fagagna e Treppo Grande se n’era già discusso: la proposta era stata avanzata dal capogruppo di maggioranza Fabio Spitaleri e subito condivisa dall’intero Consiglio.
Al vicesindaco Consuelo Zanini il compito di rendere il tutto possibile: «Nell’assemblea del centro si è pensato di ricordare Nadia in modo concreto in occasione del rinnovo della convenzione tra i comuni aderenti e di cui San Daniele è capofila». Il vicesindaco ha ripercorso brevemente il delitto che ha visto vittima la giovane ragazza di Vidulis per mano di chi diceva di amarla e ha sottolineato lo sconcerto di una comunità nel vedere un crimine così efferato commesso non chissà dove, ma qui, nella nostra terra. Assieme all’assessore Bello e al sindaco Zuccolo, Zanini si è recata a casa dei genitori di Nadia per proporre l’idea prima di formalizzare il progetto.
«È stato proprio il papà di Nadia – ha affermato Zanini – che ha voluto che fosse ricordato uno dei tratti più belli di sua figlia, il meraviglioso sorriso». E proprio quel sorriso, darà il nome al centro: «Non si tratterà di una semplice targa – ha chiosato il vicesindaco – ma di un monito per le future generazioni per il rispetto del ruolo della donna». «Con il mondo sportivo – ha aggiunto Stefano Secco – stiamo organizzando un evento che possa contribuire a tenere queste importanti tematiche sotto i riflettori». «Nella forma – ha detto Mauro Visentin – votiamo una delibera, ma in sostanza esprimiamo il nostro profondo dolore». Gabriele Turissini, visibilmente emozionato, ha parlato della necessità dell’«efficacia della giustizia. Giustizia per Nadia». Siamo orgogliosi di quest’iniziativa ha detto il sindaco Paolo Menis: «il fatto che nel 2001 il Comune di San Daniele abbia attivato il Centro significa come ancora una volta avessimo visto lungo. Qui stasera – ha concluso – abbiamo dimostrato come esista ancora un’unione vera nelle nostre comunità».
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