Raffica di furti in abitazione, a Platischis rubate anche le tv
Ladri in azione nella piccola frazione di Taipana: nel bottino una consolle per videogiochi. Colpi pure a Fagagna e a Martignacco, dove sono spariti 300 euro e monili in oro

TAIPANA. Un bottino ragguardevole, stavolta anche per le dimensioni delle attrezzature elettroniche asportate, quello del furto compiuto presumibilmente in settimana in un’abitazione in località Platischis, una cinquantina di anime in Comune di Taipana. A sparire un televisore di 50 pollici, un altro da 30 pollici e una consolle videogiochi Xbox.
I proprietari dell’abitazione dove sono stati portati via i dispositivi elettronici, una casa nella frazione isolata di Taipana, sono rientrati venerdì sera, verso le 21, e si sono accorti di quanto era accaduto in loro assenza. L’edificio, va detto, è attualmente utilizzato come abitazione solo nei fine settimana e non è dotato di un sistema di allarme: è difficile, pertanto, stabilire con precisione quando sia avvenuto il furto, con i ladri che si sono introdotti all’interno della casa dopo aver forzato uan finestra al primo piano. «È la prima volta che si sente di un fatto così in questi paesi –, spiega il sindaco Alan Cecutti –, queste sono zone tranquille».
Nessuno, tuttavia, ha notato nulla di sospetto. Nemmeno qualcuno dei numerosi “forestieri” che proprio in questi giorni hanno raggiunto la piccola frazione per partecipare al Woodfolk fest.
Raid ladreschi si sono comunque registrati anche in altri Comuni del Collinare e del Medio Friuli. A Fagagna, infatti, i soliti ignoti hanno forzato una finestra prima di mettere a soqquadro (sempre venerdì sera) un’abitazione in via Pozzalis. Rincasando a notte tarda, i proprietari si sono ritrovati le stanze in disordine, appurando che da cassetti e mobilio erano spariti circa 300 euro in contanti.
Sul posto i carabinieri di Martignacco, allertati mezz’ora più tardi per un altro furto in casa, stavolta in via Faugnacco, a Martignacco, dove i ladri sono riusciti a forzare una delle finestre e rovistare un po’ ovunque, prima di svignarsela con alcuni monili in oro il cui valore è ancora da quantificare.
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