Malore in bicicletta, muore a 58 anni
Reana del Rojale: vani i tentativi di rianimare Roberto Carnelutti. Sottufficiale dei carabinieri in pensione, abitava a Remugnano

REANA DEL ROJALE. Un improvviso malore gli è stato fatale. Inutili i tentativi di rianimazione effettuati dal personale sanitario che, per oltre mezz’ora, ce l’hanno messa tutta per farlo riprendere dall’arresto cardiaco che lo aveva colpito mentre pedalava in sella alla sua mountain bike.
Roberto Carnelutti, 58 anni, residente a Remugnano in via Verdi in un appartamento nei condomini situati nel centro civico, è deceduto ieri mattina verso le 9 lungo la strada che stava percorrendo in bicicletta, pratica sportiva divenuta di recente una sua passione.
L’uomo è stato rinvenuto da una signora residente a Nimis che stava percorrendo via Cornappo in frazione Qualso.
All’altezza del civico 45, Roberto Carnelutti giaceva riverso sull’asfalto in condizioni critiche. Vista la situazione e avvertendone la gravità, la donna ha subito allertato il personale sanitario del 118, giunto immediatamente sul posto con un’automedica e un’ambulanza.
Vani però, purtroppo, tutti i tentativi di rianimazione, che hanno portato quindi a constatare il decesso del 58enne.
Sul posto sono interventi i carabinieri di Martignacco e di Feletto Umberto, oltre ai vigli urbani di Reana del Rojale. Le cause della morte sono quasi certamente dovute al malore che lo ha colpito facendogli perdere l’equilibrio e cadere in terra battendo il capo sull’asfalto.
Sottufficiale dei carabinieri in pensione da circa tre anni, Roberto Carnelutti aveva dedicato la sua vita lavorativa all’Arma. Dopo aver prestato servizio nella scuola allievi a Roma, era stato trasferito a Vicenza per poi passare in forza al Comando Legione di viale Venezia, dove ha concluso la sua carriera.
Ma l’Arma gli era rimasta nel cuore tanto che aveva voluto iscriversi come socio della sezione rojalese dell’Associazione carabinieri in congedo.
«Ci teneva molto a essere nostro socio – ricorda il presidente dell’Anc del Rojale, Giancarlo Bertoni – e partecipava spesso alle nostre iniziative. Qualche settimana fa era venuto con noi al raduno Anc tenutosi a Verona. Stava bene e abbiamo trascorso assieme una bella giornata».
Roberto Carnelutti era una persona gioviale, ma nello stesso tempo riservata. «Con lui si poteva discutere e ragionare – ricorda Bertoni – e spesso parlavamo delle nostre vicende legate agli anni di servizio. Stava con tutti, era socievole ed era un piacere scambiare opinioni con lui».
Da poco si era appassionato alla bicicletta, che aveva acquistato per tenersi in forma con pedalate e giri turistici che lo portavano anche fino a Taipana e nella zona del Cornappo. Ed è mancato proprio mentre praticava questa sua passione, a poche centinaia di metri dalla sede rojalese dell’Anc, sezione alla quale era molto legato.
La data dei funerali non è ancora stata fissata. Di certo molte persone vorranno stringersi attorno al figlio e alla famiglia per manifestare tutta la loro vicinanza.
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