Nuovo tamponamento sull'A4, autista incastrato tra le lamiere: autostrada riaperta dopo ore
Un secondo incidente ha messo in tilt la rete autostradale dopo quello avvenuto nella mattinata di martedì, 5 giugno: una cisterna si è ribaltata, rovesciando gasolio sull'asfalto. In entrambi i casi è interessato il tratto tra Villesse e Palmanova

Cisterna si rovescia, A4 chiusa per sei ore fra Villesse e Palmanova
PALMANOVA. Giornata di passione sull'autostrada A4. Dopo l'incidente che questa mattina ha visto coinvolta una cisterna di gasolio, un nuovo stop nel tratto fra Villesse e Palmanova.
Intorno alle 17 l'autostrada è stata chiusa, poi riaperta alle 19, per un tamponamento tra un furgone e un mezzo pesante.
Sono state piuttosto complesse le operazioni per liberare il guidatore del furgone che aveva tamponato un mezzo pesante. L’uomo era rimasto incastrato fra le lamiere. Dopo la rimozione del furgone e la pulizia del manto stradale l’autostrada è stata riaperta al traffico. Attualmente si registrano ancora code a tratti fra il bivio A4/A23 e San Giorgio di Nogaro in direzione Venezia
CISTERNA SI ROVESCIA,GASOLIO SULL'ASFALTO: L'INCIDENTE IN MATTINATA
Come detto, questa mattina, martedì 5 giungo, l'A4 è stata chiusa per alcune ore fra Villesse e Palmanova, in direzione Venezia, a causa di un incidente che non ha avuto – per fortuna – gravi conseguenze per le persone.
[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Autocisterna con gasolio prende fuoco in autostrada, autista illeso]]
La dinamica ancora non è chiara. Tre i veicoli coinvolti: un autotreno, una vettura e una cisterna che trasportava gasolio.
Quest’ultima, che si è rovesciata, sta perdendo gasolio da uno squarcio laterale.
Oltre alla chiusura del tratto autostradale è stata chiusa l’entrata a Villesse in direzione Palmanova mentre in A34, con un’azione di filtraggio, vengono fatti entrare solo i veicoli diretti verso Trieste.
Le operazioni di trasferimento del gasolio su un altro mezzo, di bonifica della carreggiata e, probabilmente, di completa riasfaltatura del tratto richiederanno molte ore.
La chiusura dell'A4 ha provocato, come succede in questi casi, disagi e rallentamenti sulla viabilità secondaria.
Rallentamenti che si sono registrati a partire dalla provincia di Gorizia, da Villesse e Romans d'Isonzo, fino a quella di Udine.
In particolare, code e difficoltà per gli automobilisti si sono avuti nelle zone di San Vito al Torre, Sevegliano, Aiello, Cervignano fino ad arrivare a San Giorgio.
Insomma, ancora una volta il traffico nella Bassa è andato in tilt, soffocato anche e soprattutto dai mezzi pesanti, costretti a modificare il proprio tragitto alla luce della chiusura dell'autostrada.
[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Coda di 11 km per una cisterna rovesciata]]
Prima che si verificasse l'incidente sull'A4, la squadra del distaccamento vigili del fuoco di Opicina è intervenuta sullo svincolo che collega il raccordo autostradale con Sistiana per un camion uscito di strada che non ha coinvolto altri mezzi.
Giunti sul posto i vigili del fuoco hanno aiutato l'autista ad uscire dal mezzo incidentato e provveduto alla messa in sicurezza del camion e della zona del sinistro.
L'autista è stato preso in carico dal personale sanitario del 118. Successivamente con l'ausilio dell'autogrù, giunta dal Comando di Gorizia, che ha lavorato assieme a quella di una ditta privata, il mezzo incidentato è stato rimesso in carreggiata per la successiva rimozione.
L'intervento è terminato alle 11 circa: per la durata delle operazioni di soccorso e recupero lo svincolo è rimasto chiuso al traffico.
Aggiornamento. Proseguono le operazioni di svuotamento della cisterna che si è rovesciata in A4, fra Villesse e Palmanova, questa mattina verso le 8.30.
Una buona parte del gasolio trasportato, purtroppo è fuoriuscito da uno dei serbatoi di cui sono composti i veicoli di questo genere, riversandosi sulla carreggiata. Attualmente è ancora in fase di trasbordo il gasolio contenuto nei serbatoi rimasti intatti. Un’operazione che deve essere completata prima della rimozione dei veicoli incidentati.
Oltre alla cisterna, infatti, nel sinistro sono stati coinvolti un’autovettura e un mezzo pesante. Sul posto, oltre ai Vigili del fuoco, alla Polizia stradale e al personale di Autovie venete, è già arrivata anche la ditta che si occuperà della bonifica per cercare di stabilire il più rapidamente possibile l’entità dei danni e le modalità di intervento.
Non è ancora possibile stabilire la durata della chiusura autostradale perché molto dipenderà dall’urgenza di riasfaltare prima di riaprire. Polizia Stradale e personale di Autovie sono riusciti a far defluire quasi tutti i veicoli leggeri bloccati, mentre i mezzi pesanti sono rimasti fermi.
Anche al Lisert è stata attivata l’attività di filtraggio e in barriera, attualmente, ci sono circa 300 metri di coda in entrata. Qualche rallentamento è segnalato anche in punti diversi della A4.
A4 riaperta alle 14.30. Ce l’hanno messa tutta per riaprire al traffico il più presto possibile il tratto di autostrada A4 compreso fra Villesse e Palmanova, chiuso da questa mattina a causa di un incidente in seguito al quale si era verificato uno sversamento di gasolio: alle 14.30 è stato riaperto.
Vigili del fuoco, Polizia stradale, personale di Autovie venete (ausiliari al traffico e manutenzione d’urgenza) e tecnici della ditta incaricata della bonifica hanno lavorato senza sosta per mettere in sicurezza il tratto e rimuovere i mezzi incidentati (oltre alla cisterna rovesciata che trasportava gasolio, nel sinistro sono stati coinvolti anche un veicolo leggero e un autoarticolato) e ora, nonostante il maltempo, stanno proseguendo con la bonifica ambientale e la fresatura del manto stradale a cui seguirà la riasfaltatura.
La bonifica ambientale. Prima si interviene meglio è. La rapidità è fondamentale per contenere i danni da sversamento in autostrada; quando accade un incidente, infatti, soprattutto se il sinistro vede coinvolti mezzi pesanti, una delle principali conseguenze è la fuoriuscita di gasolio dai serbatoi, gasolio che si riversa sull'asfalto ma anche, nei casi peggiori, nel terreno adiacente all'autostrada.
Ripulire il più rapidamente possibile significa limitare i danni, evitando che il liquido inquinante penetri troppo in profondità.
In questi casi, i primi ad arrivare sul posto sono gli ausiliari del traffico e il personale della manutenzione d'urgenza di Autovie venete che, dopo una prima valutazione della situazione, comunicano al centro Radio Informativo l'entità dell'evento e le condizioni al contorno, affinché i tecnici addetti alla tutela ambientale, possano valutare le prime iniziative da intraprendere.
Lo svuotamento completo dei serbatoi viene effettuato dagli operatori del soccorso meccanico o, in caso di fuoriuscita di gasolio o altre sostanze pericolose da cisterne, dai Vigili del fuoco. Nel frattempo sull'asfalto interessato dallo sversamento o sul fondo del fosso vengono disposte panne o cuscini oleoassorbenti e materiali granulari con la stessa funzione.
Autovie, nei casi di potenziale contaminazione dei terreni e delle acque, si avvale di un'impresa esterna in grado di arrivare sul posto al massimo entro un'ora e mezza dalla chiamata.
Le imprese che operano in questo ambito, sono autorizzate ad effettuare gli interventi di messa in sicurezza ambientale in emergenza e a trasportare il materiale asportato (pericoloso e non). Quando lo sversamento è molto elevato, infatti, diventa necessario rimuovere il terreno inquinato e trasferirlo in impianti di gestione autorizzati.
Nell'area interessata viene poi trasportata una quantità di terreno vegetale certificato pari a quella prelevata, in modo da ripristinare lo stato dei luoghi. Nel 90 per cento degli incidenti con sversamento di sostanze pericolose, sono gli idrocarburi - generalmente gasolio - i liquidi che rischiano di contaminare il terreno o le acque.
Questo perché, in caso di tamponamento o fuoriuscita dalla carreggiata di veicoli, sono proprio i serbatoi dei mezzi pesanti a presentare maggiore probabilità di rottura. Molto più rari, per fortuna, i sinistri a causa dei quali la dispersione nell'ambiente riguarda altri tipi di sostanze.
Non esistono tempistiche standard negli interventi di ripristino ambientale: vale la regola che prima si fa meglio è, compatibilmente con le altre esigenze connesse alla salute e alla sicurezza delle persone. Il soccorso alle persone - quasi superfluo dirlo - ha la priorità assoluta, seguito dal "soccorso" all'ambiente.
Il territorio, a seconda delle zone geografiche, presenta caratteristiche geologiche estremamente diverse, dalla permeabilità del terreno all'inclinazione, fino alla presenza di falde acquifere o corsi d'acqua superficiali ed è su queste caratteristiche che viene calibrato l'intervento.
Se in due casi su tre, la messa in sicurezza in emergenza garantisce il ripristino delle condizioni ambientali precedenti allo sversamento, ci sono delle situazioni più complesse che richiedono invece l'avvio di una procedura ambientale e amministrativa più articolata, che prevede prima la caratterizzazione del sito ( ovvero la definizione della diffusione dell'inquinante e l'individuazione delle vie di propagazione potenziale), e successivamente l'analisi del rischio ambientale che significa la valutazione dell'incidenza, sulla salute dell'uomo e sull'ambiente, degli effetti degli inquinanti. In caso di necessità, a questo punto scatta anche la predisposizione di un vero e proprio progetto di bonifica.
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