Patto transfrontaliero per favorire lo sviluppo a ridosso del confine
TAIPANA. Insieme si può fare molto meglio: è il principio ispiratore della strategia transfrontaliera di sviluppo dei territori a ridosso del confine sloveno, il cui protocollo d’intenti è stato...
B.C.
TAIPANA. Insieme si può fare molto meglio: è il principio ispiratore della strategia transfrontaliera di sviluppo dei territori a ridosso del confine sloveno, il cui protocollo d’intenti è stato firmato da una ventina di sindaci friulani. Oltre a Taipana, Comune che guida il progetto con il sindaco Alan Cecutti, aderiscono Artegna, Attimis, Chiusaforte, Dogna, Drenchia, Faedis, Grimacco, Lusevera, Moggio Udinese, Montenars, Nimis, Prepotto, Pulfero, Resia, Resiutta, San Leonardo, San Pietro al Natisone, Savogna, Stregna, Tarcento, Torreano (33.208 abitanti complessivi). Per la parte slovena aderiranno Bovec, Kanal, Kobarid e Tolmin. Nei discorsi si sono rimarcate le difficoltà di queste aree, ma anche le loro potenzialità.
«Bisogna che la montagna – ha detto il consigliere regionale Giuseppe Sibau – sia considerata bene non solo di chi la abita, ma di tutti». Le risorse su cui si punta sono biomasse legnose, turismo, tradizioni, storia, sviluppo rurale e prodotti tipici. —
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