Gatti randagi un piano per mappare le colonie
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Il Comune si attiva per il contenimento del fenomeno del randagismo felino sensibilizzando la popolazione, al fine di evitare che il killer dei gatti che ha colpito in questi ultimi tempi ripeta le sue terribili gesta.
Come spiega il sindaco Diego Navarria, «da diverso tempo il Comune di Carlino in collaborazione con l’associazione Amici di Poldo di San Vito al Torre gestisce e controlla l’annoso fenomeno del randagismo felino. In particolare – afferma –, l’associazione, attraverso collaboratori volontari locali è impegnata tutt’ora nella cattura, raccolta dati, chippatura e sterilizzazione di alcune colonie feline presenti sul territorio comunale. Alla luce degli ultimi episodi di violenza contro gli animali, recentemente descritti in un articolo del Messaggero Veneto, in qualità di sindaco, devo necessariamente condannare queste gesta. Le colonie feline che si sono insediate a Carlino sono la conseguenza di atti di inciviltà come l’abbandono. Il maltrattamento e la poca cura dell’animale stesso che per qualche tempo ha trovato dimora presso il rispettivo proprietario».
Il primo cittadino ricorda che secondo la legge i gatti riconosciuti appartenenti a una colonia felina sono di proprietà del Comune.
«La stessa associazione precisa attraverso alcune regole come combattere il fenomeno del randagismo. Il singolo occuparsi in alcun modo degli animali, per esempio fornendo liberamente del cibo – indica il sindaco –. Così facendo alimenterebbero il numero dei gatti presenti e contribuirebbe ad avvicinare animali indesiderati come i ratti». Navarria sottolinea infine che le colonie feline sono composte da gatti sterilizzati e vaccinati, dunque è impossibile che il loro numero aumenti. — F.A.
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