Il paese ha un nuovo campanile Custodiva la capsula del tempo
La cerimonia d’inaugurazione dopo un restauro durato oltre dieci mesi Grazie ai documenti scoperti ricostruita una parte della storia della chiesa

Sono stati presentati ieri mattina, dopo la messa per il patrono San Martino Vescovo, i lavori di restauro del campanile di Tapogliano. L’operazione, che ha richiesto una decina di mesi di lavoro, è stata possibile grazie al contributo di Cei e Regione, pari a 150.000 euro. L’intervento è stato affidato alla direzione dell’architetto Giacomo Pantanali e dell’ingegnere Giovanni Gregorat ed è stato realizzato dalle ditte Weffort (per la parte edile), Canciani (per i lavori di falegnameria) e Simet (per le opere metalliche). Ha permesso di ridare nuova luce al manufatto e di metterlo in sicurezza. Ha inoltre portato alla luce nuove informazioni sulla struttura e sulla vita della locale comunità agli inizi del 1900.
I lavori hanno infatti permesso di scoprire, nascosti sotto una fascia di lamiera applicata ad una trave del tamburo e in un vaso di latta posizionato nei pressi di una trave di sostegno della cipolla ornamentale più piccola, documenti, disegni, testimonianze sui lavori eseguiti nel 1905 sulla sommità della torre. A scriverli in bella grafia un falegname originario di Aiello, trasferitosi a Tapogliano, Vincenzo Plett. Egli, assieme alle notizie sulla sua vita e sui suoi lavori, tramandò ai posteri attraverso la sua “capsula del tempo” notizie su chi lavorò alle cupole, sul periodo in cui furono realizzate, sui costi.
Tutto questo è stato ricordato ieri, durante l’affollata cerimonia inaugurale dallo storico Giulio Tavian. Alla cerimonia sono intervenuti anche il presidente dell’associazione Campanari del Goriziano Andrea Nicolausig e l’architetto Giacomo Pantanali, direttore dei lavori. L’attenzione è stata focalizzata sull’intervento di restauro e manutenzione che hanno interessato la sistemazione della porta d’ingresso, la pavimentazione del pianoterra, il recupero dell’antica meridiana, la realizzazione ex-novo di tutti i solai e delle scale. È stato inoltre risistemato l’orologio con i colori originari. La cella campanaria è stata illuminata, le bifore protette con reti anti-volatili. L’evento è stato reso particolarmente festoso dall’intervento dei giovanissimi “Scampanotadôrs del Goriziano”. –
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