Una fucilata al gatto Quarto caso in paese: è caccia al cecchino
Il felino è vivo: il proiettile si è conficcato nel cranio Appello di “Amici di Poldo”: segnalate alle forze dell’ordine

Torna il killer dei gatti a Carlino. Hanno sparato infatti con una carabina a un gatto, colpendolo all’occhio: per fortuna un volontario della colonia felina si è accorto dell’accaduto e lo ha salvato portandolo alla clinica veterinaria Gaspardis di Visco. A denunciare l’accaduto l’Associazione animalista Amici di Poldo di San Vito al Torre che ha presentato un esposto contro ignoti ai carabinieri della stazione di Aiello.
È il quarto episodio accaduto in poco tempo tra via Tonizzo e via Ortuzzi, dopo l’uccisione (sempre con un fucile) di una gattino e l’avvelenamento con antigeni di una gatta, ma c’è stato anche il tentativo di ucciderne un altro. Diversi anche i casi segnalati di spazizioni di felini.
Come sottolinea Sonia Delle Case degli “Amici di Poldo” di San Vito al Torre, l’associazione che gestisce le quattro colonie feline di Carlino, la fortuna ha voluto che «un bellissimo gatto rosso censito in questa piccola colonia felina di sei gatti», si salvasse: il pallino ha infatti lesionato la cornea dell’occhio sinistro e si è fermato nel cranio senza danneggiare il cervello. Ora il gatto è sotto controllo veterinario, sottoposto a cure antibiotiche in attesa di capire se è necessario intervenire chirurgicamente per estrarre il pallino.
Sonia Delle Case afferma che non è l’unico caso che vede come protagonista il paesino della Bassa friulana, e che è solo il ripetersi di eventi simili. La vicepresidente dell’Associazione rimarca che purtroppo troppo spesso si ripresentano raccapriccianti efferatezze nei confronti dei felini.
Cristina Malvaso, presidente di “Amici di Poldo”, con i suoi volontari sta da tempo portando avanti una battaglia contro ogni tipo di intolleranza verso i gatti, anche perché “seminare” veleni o sparare con fucili ad aria compressa sono azioni pericolose che possono ritorcersi contro le persone. Infatti le esche velenose possono essere ingerite anche da bambini che giocano oltre che dagli animali, o rischiare di impallinare qualche passante, insomma sono azioni molto pericolose.
Si consiglia dunque di denunciare sempre alle forze dell’ordine fatti simili di cui si viene a conoscenza. —
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