Udine, alla fermate del bus qualcuno abbandona divano e poltrona
È accaduto in via Laipacco. I residenti: maggiori controlli. Fissato per giovedì un incontro con il primo cittadino

UDINE. Un divanetto bordeaux e una sedia dall’imbottitura arancione hanno “colorato” le fermate dell’autobus. Qualcuno le ha messe di recente in via Laipacco, forse per sbarazzarsene o forse per dare un po’ di sollievo agli anziani in attesa del bus. Il proprietario, anziché smaltire il mobilio in discarica, ha pensato bene di attrezzare la pensilina delle linea 11 con una sedia e, sul lato opposto della via, ha sistemato un divano che, evidentemente, non gli serviva più.
Ma potrebbe anche aver scelto di proposito di portarli lì, stufo di dover attendere ogni volta in piedi il bus. Il gesto è stato apprezzato dai residenti più anziani, ma è durato poco: ieri, prima di mezzogiorno, il divano era già stato tolto dal personale della Net.
Questa non è l’unica novità del quartiere, che giovedì – alle 17.15 all’asilo Pick di via del Bon – si confronterà con il sindaco Pietro Fontanini sulle questioni «ancora irrisolte» e legate, in particolare, alla sicurezza e al degrado. L’incontro è stato richiesto da un gruppo di cittadini – il cui portavoce è Gianni Roiatti, pensionato e residente “storico” – che abitano nelle vie Monzambano, Montelungo, Campolongo, Cervignano, Tapogliano, Visco, Peschiera e Valeggio.
«Da un anno e mezzo – spiega Roiatti – si sono verificati numerosi furti in casa e la gente non è tranquilla». Al primo cittadino i residenti chiedono maggiori controlli, anche per stoppare «frequenti episodi di spaccio di droga».
«Di recente – riferisce il portavoce – abbiamo visto che, nell’area dell’ex cementificio, in un tratto nascosto di via Monzambano, qualcuno aveva dissotterrato un secchio contenente cocaina. Del fatto sono stati subito informati i carabinieri, che hanno sequestrano lo stupefacente. Il piano regolatore prevedeva il collegamento della strada con via Buttrio attraverso via Ipplis: se i lavori fossero completati, probabilmente il viavai di auto fungerebbe da deterrente».
Senza contare che, alcune settimane fa, nei pressi di un locale di via Monzambano «qualcuno ha sparato a salve (sono stati trovati tre bossoli)» e gli stessi clienti «parcheggiano le auto dove capita e urinano nei portoni delle case». Anche l’asfaltatura è nel mirino, «ma prima andrebbero rifatte la tubatura dell’acqua, che risale agli anni Cinquanta, e la fognatura, realizzata negli anni Settanta».
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