Spaccio, furti e strade dissestate In via del Bon monta la protesta
I residenti incontrano il sindaco: «Droga e atti intimidatori» Tra i problemi anche l’abbandono dell’ex area Italcementi
Alessandro Cesare
Il quartiere è cambiato negli ultimi anni e gli abitanti della zona sono preoccupati. Per il degrado della zona, per la poca sicurezza, per la maleducazione di chi frequenta le strade che si dipanano attorno a via del Bon (le vie Montelungo, Campolongo, Cervignano, Tapogliano, Visco, Peschiera e Valeggio). Per questo un gruppo di cittadini ha “convocato”, ieri sera, il sindaco di Udine Pietro Fontanini, all’asilo Pick, per esporre problematiche e per ottenere delle risposte. Presenti anche l’assessore Alessandro Ciani e il consigliere comunale Carlo Pavan.
A farsi portavoce delle criticità del quartiere è stato Gianni Roiatti, che ha presentato la lista dei desiderata al primo cittadino: «È dalla metà degli anni Settanta che in questo quartiere non vengono eseguite asfaltature, e servirebbe un intervento anche per l’acquedotto – ha chiarito –. Senza contare poi la questione sicurezza: in via Monzambano c’è un locale con i clienti che si rendono protagonisti di atti ci inciviltà e maleducazione. Il gestore non c’entra nulla, il problema sono gli avventori, che si comportano male».
Ci sono state anche segnalazioni alle forze dell’ordine, ma la situazione è peggiorata nel tempo. «Nel quartiere è stata trovata della droga – ha aggiunto – e sono state fotografate delle auto dalle quali venivano scambiate sostanze sospette. Per questo chiediamo l’installazione di telecamere in via Monzambano e nei dintorni. Sotto Natale c’è stato anche un atto intimidatorio, con tre spari a salve, a nostro avviso per spaventare chi protesta». Se a questo si sommano alcuni furti nelle abitazioni e l’abbandono dell’ex Italcementi, dove qualche giorno fa è stato smantellato un bivacco abusivo con un cittadino pakistano all’interno, è evidente il disagio dei residenti. «Sono tutti sintomi di un degrado a cui chiediamo di porre rimedio», ha chiuso Roiatti.
Il sindaco ha ascoltato con attenzione le istanze dei presenti, una quarantina in tutto. «Quando i cittadini ci invitano siamo disponibili ad ascoltarli e a cercare, insieme a loro, le possibili soluzioni. Alcune cose le sistemeremo a breve, per altre ci vorrà più tempo. Di certo ci proveremo».
Tra i temi della serata, anche quello, annoso, dell’eliminazione dei passaggi a livello. Qui Fontanini ha chiamato in causa il senatore Mario Pittoni, che da Roma si sta occupando della questione.
«Purtroppo le Ferrovie non hanno tempi rapidi – ha detto il sindaco – e negli ultimi anni hanno trascurato la città di Udine. Basti pensare a com’è ridotta la stazione, dove solo il primo binario è accessibile senza dover percorrere le scale. Una situazione non più accettabile, che abbiamo chiesto di migliorare con l’installazione di ascensori per raggiungere i binari dai sottopassi». È toccato all’assessore Ciani spiegare come si può intervenire per la messa in sicurezza dell’ex area Italcementi, sottolineando come si tratti comunque di strutture private: «C’è un edificio pericolante per cui abbiamo chiesto la demolizione, ma servono procedure per certificare l’esistenza di una situazione di reale pericolo per l’incolumità pubblica. Non è una cosa immediata».
Tra le richieste avanzate dai cittadini, che qualche anno fa avevano anche presentato una petizione all’ex sindaco Honsell, c’è anche l’installazione di un dissuasore di velocità in via Monzambano, e la sistemazione dell’area verde accanto all’ex Italcementi. Piccoli e grandi interventi per ridare tranquillità al quartiere. —
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