Il ponte da 13 milioni di euro sarà completato entro luglio
La costruzione dell’imponente opera sul Torre è parte di un intervento da 32 milioni. L’assessore regionale Pizzimenti: «Lo stato di avanzamento dei lavori è ottimo»

MANZANO. Sarà completato entro luglio il nuovo ponte sul torrente Torre tra Chiopris Viscone e Nogaredo al Torre, opera che rientra nei lavori di riqualificazione della “Palmarina” (strada provinciale 50), arteria che collega il distretto della Sedia al casello di Palmanova.
I lavori vedono impegnati, oltre alle maestranze dell’impresa esecutrice Icop di Basiliano, anche i tecnici del commissario delegato per l’emergenza alla mobilità riguardante la A4 e il raccordo Villesse–Gorizia e il personale della concessionaria Autovie Venete: iniziati nell’agosto 2017 si concluderanno secondo il cronoprogramma prestabilito nonostante i quattro mesi di sospensione, dovuti al fallimento dell’impresa che avrebbe dovuto realizzare l’impalcato metallico.
«È un’opera di rilievo dal punto di vista infrastrutturale, ma anche finanziario, perché per questo primo lotto sono stati stanziati 32 milioni di euro (13,7 milioni solo per il ponte) – commenta l’assessore regionale alle infrastrutture e soggetto attuatore del commissario delegato, Graziano Pizzimenti –. Lo stato di avanzamento lavori è ottimo, per cui è plausibile che dopo l’apertura del ponte si possa proseguire con gli altri interventi di riqualificazione della viabilità provinciale esistente, strettamente connessa con i lavori della terza corsia e del nuovo casello di Palmanova sulla A4».
Ieri mattina, il rappresentante della giunta regionale, i sindaci di Chiopris Viscone (Raffaella Perusin) e di San Vito al Torre (Gabriele Zanin), accompagnati dal responsabile unico del procedimento, Paolo Perco, dal direttore dei lavori, Alberto Robba e dai rappresentanti dell’impresa costruttrice, Paolo e Vittorio Petrucco, hanno effettuato un sopralluogo del cantiere.
Si tratta di un’opera imponente, ma soprattutto attesa da anni dalla gente di Chiopris Viscone e da quella di Nogaredo al Torre. «Siamo soddisfatti perché, dopo molto tempo, con quest’opera viene messo in sicurezza un bel tratto di strada – osservano Perusin e Zanin –. Il ponte aveva dato già segni di cedimento e non era più in grado di sopportare tutto il traffico in transito. E poi si sentiva, forte, la necessità di garantire la sicurezza degli abitanti, di chi ama correre in bici o di chi vuole solo fare una passeggiata a piedi».
Il ponte sostituirà infatti l’attuale ponte sul Torre – realizzato oltre 40 anni fa e che verrà demolito alla conclusione dei lavori, senza interrompere così la viabilità –, ormai inadatto a sostenere il traffico veicolare, visto che la sezione trasversale è molto stretta e la stessa opera, ormai datata, è in fase di degrado.
L’infrastruttura rappresenta, comunque, solo una parte del primo lotto della riqualificazione della strada provinciale 50 in corso di realizzazione, per una lunghezza complessiva di circa due chilometri e il cui investimento complessivo è di 32 milioni di euro, totalmente finanziati dalla Regione.
L’intervento prevede anche l’allargamento della sede stradale dell’arteria nel tratto compreso tra via Remis (in comune di San Vito al Torre) e la ex provinciale 2, la realizzazione di una controstrada a servizio della zona industriale di Nogaredo al Torre, l’esecuzione di tre rotatorie in sostituzione degli incroci e la costruzione di una pista ciclopedonale lungo tutto l’intervento, che al termine dei lavori collegherà il percorso della Alpe Adria con l’infrastruttura del Cividalese.
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