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La Carnia in festa per Gloria: «Orgoglio della nostra terra»

A Paularo la star di Masterchef verrà ricevuta in Consiglio. Esulta anche Tolmezzo. E a Raveo, dove aprirà il ristorante, saranno organizzati tour storico-culturali

3 minuti di lettura

PAULARO. Per Paularo a Masterchef ha vinto Gloria Clama: dal grembiule di Mistîrs che lei, originaria di Villamezzo, ha indossato alla prima puntata al menù della finale (con richiami a sapori e luoghi di Paularo e della Carnia), ogni suo gesto è giunto dritto al cuore degli abitanti della Val d’Incarojo.

A raccontare l’orgoglio e le emozioni dei suoi concittadini, incollati al televisore per due mesi il giovedì sera, è il sindaco Daniele Di Gleria che annuncia: «Pensiamo di riceverla in Consiglio comunale per ringraziarla di aver tenuto alto il nome della Carnia e di Paularo in particolare. Grazie di cuore, perché in Carnia abbiamo sempre più bisogno di questi esempi positivi, è una boccata di ossigeno anche in termini di promozione turistica. La semplicità di Gloria è stata la sua arma più grande.

Le auguro di cuore di avere successo, di sicuro le carte ci sono tutte. Lei dimostra che chi ha le potenzialità, deve saper crederci e puntarci». A Raveo, intanto, tutti aspettano Gloria a braccia aperte e le fanno sentire il loro calore quando la incontrano.

Un grande entusiasmo avvolge infatti il paese scelto dalla finalista di Masterchef, che ha dato l’addio alla fabbrica, per aprire un ristorante nell’ex osteria da Pinù. C’è già chi sta pensando di organizzare per i visitatori che questa ulteriore novità attirerà a Raveo passeggiate storico-culturali fino ai punti forti di questo territorio, come il seicentesco romitorio francescano, il monte Sorantri e la splendida conca di Valdie. A raccontare la contentezza dei suoi concittadini è il vicesindaco di Raveo, Daniele Ariis: «Ci sentiamo in perfetta sintonia con la voglia di Gloria di valorizzare il territorio, lei con la sua cucina, noi con le nostre attrattive.

Siamo un paese a misura d’uomo, una bomboniera della Carnia, che abbiamo cercato come Comune di valorizzare in questi anni. Abbiamo recuperato uno stavolo del’700, il Stali dal Maestri, preservandone le caratteristiche architettoniche, ma anche con uno sguardo al futuro, trasformandolo in un luogo dove si può venire a mangiare, integrando così il discorso turistico, dato che abbiamo 40 posti letto con l’Albergo diffuso che ci danno soddisfazioni. Gloria è molto determinata, grintosa, ha idee ben chiare. In lei c’è un grande amore per la nostra Carnia e la volontà di dare un suo contributo al territorio. Non vediamo l’ora di averla qui con noi e stanno nascendo tante idee».

Francesco Cimenti, presidente della Consulta frazionale di Casanova di Tolmezzo, paese dove Gloria e la sua famiglia vivono da tre anni, commenta: «È bravissima, una carnica che arriva a quel punto, la prima in Fvg, è come se avesse vinto. Ha voluto portare a Masterchef i nostri piatti carnici. Siamo orgogliosissimi di lei a Casanova. Il marito e lei dal loro arrivo si sono integrati subito, hanno partecipato alle nostre iniziative, dalla sagra alla camminata del 1 maggio per tenere aperti i sentieri».

Ed è proprio Gloria la prima a essere felice per il sostegno ricevuto in Carnia. «È bello sentirsi un po’ di Villamezzo e di Paularo, un po’di Casanova, Caneva e Tolmezzo, un po ’di Raveo, è bello appartenere un po’ a tutti» dice. Il ricordo corre a quando iniziò a spignattare nel paese di origine, Villamezzo di Paularo. «Da piccola – racconta – con mia mamma Irene facevo i cjarsons, le lasagne, gli gnocchi. Io ero sempre lì ad assaggiare col cucchiaio. Io e mia mamma facevamo i cjarsons (almeno 500)e magari fuori c’erano tutti i miei amici in piazza. Lei li invitava tutti a chiuderli. Poi si potevano mangiare assieme.

La sera in inverno quando stavamo sotto casa mia, a parlare, a giocare i classici giochi da bimbi e ragazzini, lei veniva giù a portarci la cioccolata calda o il the. Ha sempre cercato di tenerci vicini, lasciandoci la libertà. Sono cresciuta tra campi e prati correndo scalza per le strade. Un maschiaccio». Quel senso di libertà di allora lo vuole trasferire nei piatti: «Mi piace mettere la terra nel piatto, i prodotti della terra e del bosco».

Basta del resto pensare al cervo coi licheni o alla mousse al fieno di montagna con granita all’abete del menù della finale a Masterchef (si potranno assaggiare nel suo locale assieme a molti altri piatti, compresi gli gnocchi ripieni di formadi frant al sentore di lavanda, pere e miele e fiori eduli). «L’innovazione – sottolinea – è prendere i prodotti della terra e portarli in tavola. In modo creativo. È un’innovazione che guarda un po’ indietro e un po’ avanti». Nell’ex osteria di Raveo a Gloria introdurrà, investendo sul locale, alcune novità che richiedono dei lavori.

Vuole fare le cose per bene, curare ogni aspetto. Saranno mesi dunque densi di impegni per lei. Parteciperà inoltre a eventi come Aria di Festa a San Daniele. Per lei la Carnia ha tante carte da giocare per crescere anche turisticamente.

 

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