È entrato in casa come una furia, rompendo il vetro della porta di ingresso con una spranga di metallo. Con lo stesso attrezzo ha picchiato con violenza il cognato, un carabiniere in servizio a Tolmezzo, e danneggiato la sua auto, una Opel Meriva, oltre ad altre vetrate dell’edificio.
A spezzare la serenità di Borgo Italia, fatto di poche abitazioni addossate le une alle altre, è stato nelle primissime ore di ieri mattina Mauro Businarolo, cinquantenne originario della Carnia e da anni residente in Veneto con la famiglia. L’uomo, compagno della sorella della moglie del militare, è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Tolmezzo per le ipotesi di reato di tentato omicidio, danneggiamento aggravato, violazione di domicilio aggravata e porto abusivo di oggetti atti a offendere.
L’aggredito è il brigadiere capo Antonio Baggio, ricoverato all’ospedale tolmezzino per ferite al volto, al tronco e alle braccia. L’uomo, in base a quanto riferito in un primo momento dai medici, non è in pericolo di vita.
Alla base della lite, sfociata in uno scontro selvaggio, vi sarebbero motivi di natura economica. I carabinieri di Tolmezzo mantengono il massimo riserbo sulla vicenda, che presenta molti contorni ancora da chiarire (in particolare il movente) e sui quali l’Arma sta proseguendo le indagini.
Era circa l’una e trenta quando il cinquantenne, secondo i carabinieri in condizioni psicofisiche alterate, ha preso a sprangate l’Opel Meriva di Baggio, posteggiata sotto casa, prima di prendere di mira la porta di ingresso, al civico 11 di Borgo Italia, e altre finestre dello stabile. Il brigadiere, che in quel momento si trovava da solo in casa, è stato probabilmente svegliato dalla confusione e ha provato più volte a far ragionare il compagno della cognata, ma senza risultato. L’uomo gli si è gettato contro con violenza, colpendolo al capo, alle braccia e al torace. Baggio, nonostante il momento critico, è riuscito comunque a dare l’allarme ai colleghi di Tolmezzo, che sono subito intervenuti in suo soccorso.
Sul posto è sopraggiunto anche il personale del 118 e il militare ferito è stato accompagnato in ospedale dove è stato medicato e trattenuto per accertamenti. Ad evitargli conseguenze peggiori è stata sicuramente anche la sua preparazione professionale.
L’aggressore, che si è rifiutato di sottoporsi all’alcoltest, ha pure cercato di appiccare il fuoco all’esterno dell’abitazione del parente, accanto alla quale i militari hanno trovato una tanica di gasolio e una grande chiazza sul terreno, proprio davanti al cancello dell’abitazione. Businarolo è stato quindi arrestato e condotto nel carcere di via Spalato. Del fatto è stata informata la Procura di Udine, in particolare il sostituto procuratore Lucia Terzariol.
Il cinquantenne è giunto a Socchieve dalla provincia di Treviso, dove si è trasferito da alcuni anni, a bordo di un furgone Mercedes Vito, posto poi sotto sequestro. Senza un impiego fisso, viveva facendo lavori saltuari. A garanzia della difesa, è stato nominato il legale Maddalena Spagnolo quale avvocato d’ufficio. —