Carabiniere preso a sprangate per un alloggio
Antonio Baggio, 55 anni, è stato dimesso. Il compagno della cognata, Mauro Businarolo, sarà ascoltato domani dal gip

Sono state motivazioni di natura economica a scatenare la rabbia di Marco Businarolo, il cinquantenne originario di Raveo – ma trasferito da anni in provincia di Treviso – che nelle prime ore di mercoledì ha colpito con una spranga il cognato della sua compagna, il brigadiere capo dei carabinieri Antonio Baggio, 55 anni. In particolare, gli investigatori non escludono che al centro della vicenda vi sia un appartamento, situato in una frazione di Socchieve, verso il quale Businarolo – arrestato per tentato omicidio, danneggiamento aggravato, violazione di domicilio aggravata e porto abusivo di oggetti atti a offendere – riteneva di vantare in qualche modo un credito.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine e in questo momento senza un lavoro fisso, era in una situazione di ristrettezze economiche. È stato questo, con molta probabilità, a spingerlo a recarsi dalla famiglia Baggio – la moglie del carabiniere è la sorella della propria compagna – pretendendo un aiuto. Businarolo per far valere le sue ragioni si è recato nell’abitazione del carabiniere in Borgo Italia e, dopo aver danneggiato l’auto di sua proprietà con una spranga di metallo e infranto il vetro della porta d’ingresso, ha inveito contro il militare, in quel momento solo in casa – era l’una e mezza –, picchiandolo più volte con lo stesso attrezzo. Nel corso della colluttazione, avvenuta prevalentemente all’esterno della casa della famiglia Baggio, sono state frantumate altre vetrate di finestre dello stesso edificio. Ha pure appiccato un fuoco davanti all’abitazione utilizzando liquido infiammabile: non distante, infatti, è stata trovata una tanica di gasolio.
Antonio Baggio, in servizio a Tolmezzo, è riuscito a dare l’allarme in tempo ai colleghi, che sono subito intervenuti in suo soccorso con il personale del 118. Il militare, colpito al capo, alle braccia e al torace, è stato accompagnato all’ospedale tolmezzino. Medicato e tenuto in osservazione, è stato dimesso e ha già potuto far rientro nella sua abitazione.
Del fatto è stata subito informata la Procura, in particolare il sostituto procuratore di turno, il pm Lucia Terzariol.
Businarolo è stato quindi arrestato e accompagnato nel carcere di via Spalato, a Udine. Il cinquantenne, assistito dall’avvocato Maddalena Spagnolo, sarà ascoltato dal Gip Emanuele Lazzaro durante l’udienza di convalida, fissata per domani mattina in tribunale, a Udine. —
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