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Scippi, truffe e furti in casa: ecco i trucchi per difendersi

I consigli pratici dei carabinieri per non farsi sorprendere dai malintenzionati. Occhio ai supermercati: «Borse e portafogli non vanno mai lasciati incustoditi»

2 minuti di lettura

UDINE. Prevenire, rendere più difficile l’accesso alla propria abitazione, tenere alta l’attenzione e, in via cautelare, non fidarsi. Vale per gli acquisti on line, per certe preoccupanti richieste telefoniche (ad esempio le chiamate di finti avvocati che pretendono soldi perché un non meglio specificato parente si è ficcato nei guai) e anche per quella strana e immotivata gentilezza esibita da sconosciuti.

Difendersi dai malintenzionati e tutelare al meglio la propria sicurezza: erano i temi dell’incontro – parte del progetto Vita – organizzato dalle associazioni del Progetto No alla Solit’Udine e dal Comune di Udine all’auditorium Menossi. A suggerire accorgimenti e consigli il luogotenente Nevio Chittaro, comandante dei carabinieri della stazione di Udine, e il collega Giovanni Camerin.

Scippi

È la borsetta l’oggetto più alla portata dei malintenzionati. In strada, sull’autobus e anche all’esterno dei supermercati è bene tener presente alcune indicazioni. «Mentre camminate non esponetela dal lato della strada. Deve essere chiusa con la cerniera ed è preferibile usare la tracolla – spiegano i militari –. Sul mezzo pubblico va tenuta ben stretta: in mezzo alla gente basta una spinta e rubare diventa un giochetto». Nei supermercati mai abbandonare la propria borsetta sul carrello, all’esterno è bene non lasciarla incustodita sul sedile mentre si carica la spesa. «I delinquenti vi osservano e mentre andate a riposizionare il carrello ve l’hanno già portata via».

Truffe

Regola numero 1: diffidare dagli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili. Oggi è l’e-commerce lo spazio dove si colpisce con più agilità. Sono sempre più numerose le denunce per truffe con finti pagamenti in seguito ad annunci di vendita pubblicati sui siti web come subito. it o e-bay. «I truffatori offrono esattamente la somma desiderata e chiedono il pagamento con Postamat – spiegano –. Mentre il venditore è allo sportello riceve una chiamata in cui gli vengono fornite le indicazioni su come procedere e un codice da inserire». Attenzione però: non si tratta di un numero d’ordine, con quel codice si fa accreditare l’importo digitato direttamente sulla sua carta. «Concludete gli acquisti on-line solo di persona, valutate il prodotto e poi pagate», riferiscono.

Finti professionisti

Ma il mondo delle truffe è variegato. Capita che il telefono di casa squilli e, dall’altra parte, qualcuno avverta che un parente ha avuto un incidente o un problema con la giustizia. Chiede una somma di denaro per risolvere la situazione. Non c’è nulla di vero. «Non esistono enti che chiedono soldi per telefono e men che meno a domicilio», perché i malintenzionati suonano anche alla porta di casa. Persone distinte, eleganti e gentili. Si fingono funzionari delle poste, di un ente di beneficenza, dell’Inps…

Che fare? «Gridare, o mandarli via con tono perentorio, potrebbe essere efficace – aggiunge Chittaro-. I malviventi sfruttano la debolezza altrui, meglio dimostrarsi decisi. E non mandate mai i bambini ad aprire la porta di casa». Bisogna poi diffidare da chi si presenta per il controllo di acqua, luce e gas. «I controlli sono preannunciati e spesso sull’avviso è indicato anche il nome del tecnico incaricato».

Ladri in visita

La peggiore delle sensazioni, però, è scoprire che qualcuno ha violato la tua proprietà. «I ladri oggi non passano due volte nello stesso appartamento e rubano solo soldi e ori – annunciano i carabinieri –. Se vi accorgete che qualcuno si è introdotto a casa vostra rimanete all’esterno e chiamate il 112.

È una questione di sicurezza personale. La stragrande maggioranza dei malviventi non è violenta e non vuole esserlo perché conosce il peso giuridico del reato della rapina, ma ha paura: meglio evitare contatti diretti perché non si sa come può reagire. Poi serve ad agevolare i rilievi delle forze dell’ordine». Agire in prevenzione, anche in questo caso, è la cosa migliore.

E non solo con allarmi. «Se c’è la disponibilità economica è meglio spendere in infissi di sicurezza che in sistemi di sicurezza – riferiscono Chittaro e Camerin –. Questo perché, da quanto scatta l’allarme, la richiesta di intervento arriva alla centrale e la pattuglia si presenta sul posto, spesso i ladri hanno già colpito.

Gli bastano pochi minuti. È meglio rendere più complicato l’accesso». Ultimo consiglio: quando si esce di casa è opportuno tenere qualche luce accesa, magari cambiando stanza di volta in volta, e chiudere sempre a chiave la porta. La cassetta di sicurezza in banca è la migliore soluzione per non vedere sparire ori e preziosi.
 

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