Amministrative, numeri e curiosità della tornata elettorale: alle urne in 117 Comuni, 247 i candidati sindaco

Chiuse le liste per le elezioni di maggio. Depositate oltre 4 mila 500 candidature per un posto da consigliere comunale, ora la verifica da parte della Regione
Il primo tempo della lunga partita verso le Comunali del 26 maggio si è chiuso martedì, 16 aprile. Alle 12, infatti, sono scaduti i termini per la presentazione delle liste contenenti i nomi dei 247 candidati al ruolo di sindaco e dei 4 mila 532 di consigliere comunale – al netto delle verifiche degli uffici regionali che cominceranno oggi – nei 117 Municipi pronti per il voto. Sarebbero stati 118, in realtà, ma nel mini-Comune di Andreis – appena 282 anime censite ufficialmente – non si è presentato nessuno e così, da lunedì 27 maggio, la Regione sarà costretta a inviare un proprio commissario per vestire i panni del sindaco pro tempore.
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Cinque curiosità in pillole
- Il record dei candidati appartiene a San Dorligo dove sono in otto a voler essere primo cittadino
- In venti municipi si è presentato un solo aspirante sindaco
- La Lega punta molto sul proprio simbolo cercando di sfruttare il treno delle Europee
- Il M5s è presente solo a Porcia
- L’olimpionico Fauner è in gara a Sappada mentre il blogger Leonarduzzi cerca gloria a Dignano
- La più giovane candidata è Sara De Luca a Staranzano, 18 anni compiuti il 6 aprile
I numeri della tornata
C’è una piccola marea di Comuni che andrà dunque alle urne – oltre la metà di quelli totale della regione – fra più o meno un mese e mezzo. Soltanto uno, però, ha una popolazione superiore ai 15 mila abitanti. Parliamo, nel dettaglio, di Porcia dove corrono in tre – Marco Sartini per il centrodestra, Mauro Biolcati per il M5s e l’uscente Giuseppe Gaiarin in quota centrosinistra – e Comune nel quale, nel caso in cui nessuno raggiungesse il 50% più uno dei voti al primo turno, si andrà al ballottaggio due settimane dopo.
In tutti gli altri enti locali, invece, il sindaco verrà sicuramente eletto nelle consultazioni del 26 maggio (si vota soltanto domenica dalle 7 alle 23) nelle quali si presentano in 247 per una poltrona da sindaco e 4 mila 532 per quella da consigliere comunale. E il record, in questo senso, spetta a San Dorligo, cittadina di poco meno di 6 mila abitanti in cui corrono otto candidati sindaco. Impressionante, inoltre, il dato di Sgonico – cinque candidati per 2 mila abitanti – e Monrupino dove sono in quattro a voler vestire la fascia tricolore su un totale di 881 residenti.
Unici candidati
La situazione generale in Friuli Venezia Giulia, però, è molto a macchia di leopardo. Perché se esistono realtà in overbooking quanto a candidati sindaco, ce ne sono altre – e non sono poche – in cui si presenta un solo runner con l’obiettivo, dunque, legato esclusivamente al raggiungimento di una percentuale di votanti pari al 50% più degli aventi diritto onde evitare di rendere invalida l’elezione con conseguente arrivo di un commissario.
Sono venti, numericamente parlando, i municipi in questi situazione tra cui anche Comuni non secondari come Corno di Rosazzo – si ripresenta l’uscente Daniele Moschioni, deputato della Lega –, Colloredo di Monte Albano – cerca il bis Luca Ovan –, Flaibano – corre soltanto Alessandro Pandolfo – oppure Magnano in Riviera dove ci prova Roberta Moro. Sintomo, questo, di un presunto strapotere di un sindaco in carica oppure della difficoltà, ad esempio in piccoli comuni come Grimacco o Pulfero, di trovare molte persone disposte a prendersi cura dell’amministrazione.
Tanta lega e M5s nullo
In un panorama generale in cui, come da abitudine quando si parla di centri di dimensioni contenute, a farla da padrone sono le liste civiche balza agli occhi il dato del Carroccio. La Lega, infatti, ha scelto con orgoglio – e probabilmente anche con lo scopo di sfruttare il trend delle Europee considerato l’election day – di presentare il proprio simbolo ovunque possibile. Così il logo con Alberto da Giussano al centro sarà stampato nelle schede elettorali di 31 Comuni.
Niente male, soprattutto se paragonato ai dati degli altri partiti. Basti pensare, infatti, a come il simbolo del Pd – o comunque di qualcosa che abbia la dicitura “democratica” sopra – apparirà in nove occasioni, quello di Forza Italia in sei e Fratelli d’Italia in appena cinque. Peggio di tutti, in ogni caso, ha fatto il M5s che si presenterà soltanto in un Comune – a Porcia – a dimostrazione delle difficoltà, estreme, che i grillini continuano ad avere in Friuli Venezia Giulia dove già alle Regionali riuscirono a ottenere quattro consiglieri, al posto dei tre che sarebbero spettati loro in base ai risultati ottenuti, soltanto grazie al “premio di minoranza” che sottrasse un eletto ad Autonomia responsabile.
In bilico e curiosità
Nel pacchetto complessivo di candidature bisogna infine verificare le situazioni di Attimis e Buttrio. In questi Comuni Enzo Degano e Mario Fabris hanno rispettivamente annunciato il ritiro delle candidature a sindaco e delle liste a essi collegati. Il problema – e spetta agli uffici regionali verificarlo – è che una volta depositata la documentazione questa può essere ritirata soltanto entro la chiusura dei termini: cioè le 12 di martedì 16. Altrimenti la candidatura non può più essere annullata.
Nel pacchetto di quasi 5 mila candidature, infine, si possono sottolineare qualche curiosità. Come quella di Reana dove si sfidano per un posto in Comune (non da sindaco) i consiglieri regionali Edi Morandini e Franco Iacop, oppure di Sappada – al voto per la prima volta in Friuli Venezia Giulia –, comune in cui a supporto dell’uscente Manuel Piller Hoffer si schiera la medaglia d’oro nel fondo Silvio Fauner. E se la più giovane candidata è Sara De Luca a Staranzano – 18 anni compiuti il 6 aprile –, a Dignano tenta la conquista del Comune il blogger Gianfranco Leonarduzzi al cui fianco corre l’architetto Roberto Pirzio Biroli.
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