I partiti preferiscono diventare “invisibili”: soltanto la Lega ostenta il simbolo
Il M5s solamente a Porcia, Pd e Fi si celano nelle civiche. Tra le curiosità “Rebalton”, “Sentimento civico” e “Tre lune”

Ci sono, ma non si vedono. Non sulle schede elettorali che decine di migliaia di friulani avranno tra le mani domenica 26 maggio, quando saranno rinnovate le amministrazioni di 117 Comuni. Parliamo dei partiti “nazionali”, da Forza Italia al Pd, passando per il M5S. Unica eccezione, la Lega (orfana della dicitura Nord) di Salvini.
Favoriti
Il Carroccio gioca facile (si presenta con lo storico logo con Alberto Da Giussano in 31 Comuni, tutti quelli più significativi) perchè il vicepremier e ministro dell’Interno vola nei sondaggi e il riverbero positivo non mancherà di sortire effetti anche in Friuli Venezia Giulia. Del resto, hanno pensato i dirigenti leghisti, sarebbe illogico non riproporre tale e quale il “brand” attualmente vincente, perchè il ferro, lo sanno bene i politici, va battuto quando è caldo.
Poi bisognerà vedere quanto “peso” avranno i vari candidati sindaco sostenuti dalla Lega e quanto valore aggiunto porteranno alla causa, perchè quando si scelgono gli amministratori locali molte variabili possono determinare un risultato piuttosto che un altro. E tale verdetto lo sapremo solo a urne chiuse, la mattina di lunedì 27 maggio.
Gli altri
Detto del Carroccio che parte in pole position, gli altri partiti “big” tengono un profilo decisamente più basso. Tanto basso che qualcuno li definisce “invisibili”. Il Pd con il simbolo compare 9 volte (su 117), più spesso in provincia di Gorizia, dove c’è anche Rifondazione comunista (a Gradisca d’Isonzo). Forza Italia è presente in soli 6 centri, Fratelli d’Italia in cinque. Sorprende, in negativo, il Movimento Cinque Stelle, che nell’estremo lembo di Nordest non riesce proprio a ingranare la quinta. Partito di governo (il 4 marzo 2018 ottenne a livello nazionale più del 32% dei suffragi), ma molto fragile, almeno come rappresentanza, tra Udine e Pordenone, Trieste e Gorizia.
Unico Comune dove il simbolo sarà sulla scheda e i candidati in corsa per la poltrona di sindaco e di consiglieri è Porcia, cittadina che comunque sarà la sola, eventualmente, ad andare al turno di ballottaggio, visto che ha una popolazione superiore ai 15 mila abitanti.
Un focus a parte merita la lista Progetto Fvg che, a livello regionale, è stata protagonista di un vero e proprio exploit alle consultazioni del 2018 che portarono alla schiacciante vittoria Massimiliano Fedriga.
Il partito fondato dall’imprenditore (attuale assessore alle Attività produttive e Turismo) Sergio Emidio Bini e oggi nelle mani di Ferruccio Saro, ex parlamentare forzista e politico di lunghissimo corso, parte alla conquista di parecchi Comuni dove le sue liste sono ben radicate. Progetto Fvg è presente, per esempio, a Campoformido, a Manzano, a Muzzana, a Tavagnacco, Remanzacco e tanti altri centri piccoli e grandi.
LE CURIOSITA'
Ma al di là della presenza dei partiti tradizionali, nelle 117 realtà che vanno al voto c’è una marea di curiosità, tra nomi delle liste e simboli. “Comunità”, “Insieme”, “Futuro”, “Tradizione”, “Gente”, “Cambia”, “Uniti”, “Scelta”, “Persone”, “Territorio”: queste le parole che ricorrono maggiormente nelle liste a supporto dei vari sindaci. Non mancano nemmeno il nome stesso del potenziale primo cittadino nel nome della lista, il paese dove ci si presenta o il termine “Comune”, che abbonda in mille sfaccettature.
C’è l’imbarazzo della scelta nello spulciare tra le chicche vere e proprie, come le liste “Per Artegna con il cuore e la mente”, oppure “Ritrovare Attimis”, “Burinclude, ambiente e salute”, “Il patto per la nostra terra”, “Energie per Carlino”, “Zona franca - Autonomia”, “Con lo stesso stile”, “Sì, amo l’alta Val Torre”, “Pagnacco sicura”, “Rigolato 2.0”, “Sentimento civico”, “Le tre lune” e “Leali per San Vito di Fagagna”, “Indipendenti per il rinnovamento”, “Sole sì, soli no.. per un futuro migliore”, “Lista equità”, “Onestamente si può”, “La giovane Valcolvera”.
Si sprecano, poi, i nomi di lista in marilenghe come “Pal nestri pais” oppure “Cumò per doman” o ancora “Farie des ideis”, che si ritrovano in tante realtà dove la comunità friulana è particolarmente forte. Ma forse la medaglia d’oro per il nome di lista più originale se lo aggiudica “Rebalton” in quel di Meduno: una garanzia che nulla, nelle intenzioni dei proponenti, resterà come prima. Semprechè il candidato Polegato vinca la sfida con l’avversario Crovatto...
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