In corsa da soli: la sfida è con il quorum
In 18 comuni c’è un unico candidato. Se non voterà il 50 per cento più uno degli aventi diritto, scatterà il commissariamento

UDINE. Parafrasando un celebre film, si potrebbe dire “io corro da solo”. Sono 17 i Comuni in provincia di Udine (18 se si considera l’esclusione di un candidato a Mereto di Tomba dove correrà solo Claudio Violino) nei quali, il prossimo 26 maggio, ci sarà un unico candidato alla carica di sindaco.
E così, “l’avversario” sarà il raggiungimento del quorum del 50 per cento più uno degli aventi diritto. Tra i Municipi c’è Corno di Rosazzo. «È la prima volta che accade – sottolinea Daniele Moschioni, sindaco uscente e unico candidato –, credevo che l’attuale minoranza sarebbe scesa in campo. Con l’arrivo di un commissario a rimetterci sarebbe solo la cittadinanza.
Qualche patema per il quorum c’è, ma la mia squadra si rimette a disposizione con entusiasmo». Situazione inedita anche a Colloredo di Monte Albano, dove si ripresenta Luca Ovan: «Il nostro impegno sarà quello di andare “porta a porta”: molti pensano che con un unico schieramento sia tutto già deciso. E per fortuna le elezioni europee potranno fare da traino».
In Valcanale e Canal del Ferro, sono tre i Comuni con un unico aspirante. È così per Malborghetto Valbruna, dove Boris Preschern cerca la riconferma: «Mi aspettavo che l’opposizione costruisse una lista e spiace non sia così, anche per il confronto politico.
Il quorum? La comunità è matura e sa l’importanza di andare al voto». A Pontebba è Ivan Buzzi, sindaco uscente, a riprovarci: «C’erano stati “movimenti”, pensavo ci sarebbe stata un’alternativa. Noto un po’ di disimpegno verso la politica, io ho fatto quadrare i conti unendo le forze del mio gruppo con la precedente minoranza. Abbiamo molte sfide da affrontare, l’arrivo di un commissario sarebbe grave». Concetto sposato da Giorgio Filaferro, unico candidato a Moggio Udinese: «Speravo ci fosse un altro schieramento per un confronto costruttivo. Non raggiungere il quorum vorrebbe dire vedere milioni di euro di investimenti fermi».
In Carnia, Gianni Borghi punta al bis a Cavazzo: «Essere l’unico candidato può voler dire che ho governato bene, ma anche che nessuno vuole scendere in campo. Oggi spaventa prendere impegni, limita la tua vita privata e la remunerazione è relativa». Ermes Antonio De Crignis a Ravascletto affronta la situazione di petto: «Il quorum non mi spaventa, c’era una sola lista anche nel 2014 e la comunità sa bene che ci attende molto lavoro nei prossimi anni».
Candidati unici sono anche Daniele Ariis a Raveo e Andrea Paschini a Verzegnis. Roberta Moro, vicesindaco uscente, si candida a Magnano in Riviera «e la mancanza di un avversario ci spinge a una grande sensibilizzazione al voto.
Disimpegno verso la politica? Noi in lista abbiamo molti nomi nuovi». Particolare la situazione a Grimacco, dove dalle 4 liste del 2014 si è passati all’unica attuale a sostegno di Eliana Fabello: «Cerco di essere coerente con il mio impegno e sul quorum non faccio pronostici». A Pulfero, l’uscente Camillo Melissa si prepara ad «andare nelle case a spiegare la necessità di andare a votare».
Curioso, poi, quanto accade a Chiopris Viscone dove maggioranza e minoranza si sono unite per dar vita a un’unica lista a sostegno di Raffaella Perusin: «Abbiamo trovato molti punti di convergenza, optando per unire le forze. È una scelta coraggiosa, spero la comunità la comprenda». A Coseano si presenta solo David Asquini «e l’obiettivo – dice – è far capire alle persone che l’arrivo di un commissario sarebbe letale, visti i molti progetti già avviati.
Il fatto che in molti comuni ci sia una sola lista fa riflettere». A Santa Maria la Longa tocca a Fabio Pettenà correre anche per evitare l’arrivo di un commissario, mentre a Flaibano scende in campo Alessandro Pandolfo: «Fa paura prendere in mano un’amministrazione, con le criticità finanziarie esistenti. Noi, però, siamo pronti». Mauro Popesso si candida a sindaco di Marano Lagunare:«Combatteremo per il quorum, invitando la gente al voto. Spero non ci sarà chi rema contro».
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