La madre di Giulio Regeni contro Vecchioni: "Non abbiamo bisogno della sua canzone"
I genitori del ricercatore friulano al Salone del Libro: "Non abbiamo bisogno di canzoni o di scoop giornalistici, ma di condivisione e collaborazione"

TORINO. I genitori di Giulio Regeni attaccano il cantautore Roberto Vecchioni che alla vicenda del ricercatore ucciso in Egitto ha dedicato un brano del suo ultimo disco: "Non abbiamo bisogno di canzoni su Giulio, come quella scritta da un noto cantautore settantenne o di scoop giornalistici come quello recente fatto da una giornalista che rendendo noto un nome ci ha creato un grave danno, ma di condivisione e collaborazione", questo l'affondo che Paola Regeni ha fatto durante l'inaugurazione drl Bookstock Village al Salone del Libro di Torino.
La madre del giovane ricercatore italiano torturato e ucciso in Egitto ha aperto gli spazi dedicati ai più giovani del Lingotto insieme al marito e all'avvocata Alessandra Ballerini che da 39 mesi lotta per avere verità sui mandanti e gli esecutori del delitto.
"Chi sa, chi vuole dire qualcosa sulla morte di nostro figlio, prima parli con la sua famiglia e con il nostro legale. Così ci potete aiutare; in caso contrario è meglio il nulla, grazie. Ci siamo già noi" ha aggiunto. Dura anche l'avvocata: "Dall'altro ieri gli affari commerciali con l'Egitto non solo hanno ripreso a proliferare, ma si è arrivati addirittura a vendere armi a quel Paese e questo è intollerabile" ha detto chiedendo il ritiro dell'ambasciatore italiano in Egitto e ringraziando il presidente della Camera Roberto Fico.
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