Regeni, la dichiarazione shock del ministro egiziano: "Poteva accadere a chiunque"
Le dichiarazioni di Mohamed Saafan durante la Conferenza internazionale del lavoro a Ginevra
ROMA. Un ministro egiziano, in un consesso internazionale, ha accreditato l'ipotesi che Giulio Regeni sia stato torturato e ucciso in un caso di criminalità. È quanto emerge dal sito Al Bawaba che sintetizza dichiarazioni fatte dal ministro del Lavoro egiziano Mohamed Saafan alla 108/a sessione della Conferenza internazionale del lavoro in corso a Ginevra.
«In risposta a quanto evocato da alcuni» partecipanti alla conferenza «a proposito dell'omicidio dell'accademico italiano Regeni, il ministro del Lavoro ha detto che questo caso è di natura criminale» e «deve essere trattato attraverso la Procura generale egiziana e la sua omologa italiana», scrive il sito. Saafan «ha sottolineato che si tratta di un omicidio ordinario che sarebbe potuto accadere in qualsiasi Stato, come gli omicidi di egiziani in Italia o quelli di qualsiasi altra persona di qualsiasi altra nazionalità», aggiunge il sito egiziano.
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