Pattinodromo, 45 giorni per attuare le prescrizioni dei vigili del fuoco
Problemi al ristrutturato pattinodromo di Porcia: a rilevarli i vigili del fuoco che hanno effettuato un sopralluogo. Per mettersi in regola il Comune ha 45 giorni di tempo.
La struttura, intitolata a Pierino Gava nel novembre scorso, è stata sottoposta ad un massiccio restyling dalla precedente amministrazione: adeguamento sismico, copertura e asfaltatura dell’anello esterno. Un lavoro finanziato dalla Regione all’epoca dell’amministrazione di Stefano Turchet con 450 mila euro, che ha richiesto tempi lunghi per una serie di motivi, non da ultimo i limiti di spesa imposti dai vincoli di bilancio. Con l’amministrazione di Giuseppe Gaiarin il progetto è stato rivisto anche dopo la verifica del sottodimensionamento della struttura sportiva dal punto di vista della “resistenza” ai terremoti. Di qui la decisione di spendere tutta la somma a disposizione prevedendo però, oltre alla copertura laterale, anche l’adeguamento antisismico. Prima si è proceduto all’adeguamento sismico mediante un sistema di tiranti, e poi con la copertura laterale in metallo, che aveva ricevuto qualche critica.
A novembre il pattinodromo è stato inaugurato, mentre a marzo è stato realizzato l’ultimo tassello: l’asfaltatura dell’anello laterale.
A lavori terminati, il 10 giugno scorso i vigili del fuoco hanno effettuato un sopralluogo. Come da prassi è stata redatta una relazione secondo cui «relativamente ai lavori di ristrutturazione ed adeguamento alla normativa antincendio dell’edificio non tutti sono stati realizzati conformemente al progetto approvato dal comando nel settembre del 2017».
La comunicazione del comando dei vigili del fuoco contiene anche un elenco di lavori e di documenti da predisporre entro il 10 agosto: alcuni da parte della ditta esecutrice dell’intervento e altri a cura del co-progettista.
«Terminati i lavori di chiusura perimetrale – afferma il sindaco Marco Sartini – si è avviata la procedura di controllo con i vigili del fuoco che durante il sopralluogo sul posto hanno riscontrato la presenza di una recinzione in ferro ad altezza di un metro circa che contorna la struttura (protezione), ma non si apre in corrispondenza delle nuove porte di sicurezza realizzate con la chiusura perimetrale».
Per quanto riguarda le carenze documentali, i vigili del fuoco hanno rilevato la mancanza di alcuni cartelli. Tra le prescrizioni anche la redazione di verifica delle scariche atmosferiche, che l’amministrazione ha affidato a un professionista specializzato per 2 mila 400 euro. —
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