Pronto un milione 300 mila euro per l’acquisto dell’ex ferrovia
Apposito capitolo di spesa previsto dalla Regione. È il primo passo per la realizzazione della ciclovia
Davide Francescutti
La Regione crede nel progetto di riqualificazione della ferrovia in disuso Casarsa-Pinzano per trasformarla in ciclovia e per questo, nella legge di assestamento che sarà discussa dal consiglio regionale a partire dal 25 luglio, ci sarà un capitolo di spesa dedicato da un milione 300 mila euro su proposta dell’assessore a Infrastrutture e territorio Graziano Pizzimenti. Soldi utili per acquistare il sedime da Ferrovie dello Stato per un progetto con valenze turistiche e a favore della circolazione sicura in bicicletta dal respiro bipartisan, visto che in commissione Trasporti a Trieste, dove il documento è già stato illustrato l’altro giorno, ha ricevuto anche il parere favorevole delle opposizioni, a partire dal consigliere regionale dei Cittadini, il sanvitese Tiziano Centis.
Soddisfazione nel territorio toccato dai 27 chilometri di binari ormai arrugginiti e coperti in tanti punti dalla vegetazione spontanea: oltre ai due Comuni capolinea, quelli di Valvasone Arzene, San Martino al Tagliamento, San Giorgio della Richinvelda e Spilimbergo. Il tutto in un 2019 dall’alto valore simbolico per la tratta, che proprio 105 anni fa, nel 1914, fu completata da Pinzano sino a Gemona con l’ultimo tratto che è ancora l’unico rimasto in uso, collegato all’attuale ferrovia Sacile-Gemona (il tratto Casarsa-Pinzano è invece in disuso dal 1987).
Pizzimenti lo aveva già spiegato lo scorso febbraio ai sindaci interessati nel corso di un incontro a Udine: da parte dell’amministrazione regionale c’è grande interesse nell’unire la Casarsa-Pinzano alla rete di ciclovie del Friuli Venezia Giulia, che già adesso vede fortunati esempi, in Val Canale, di recupero di ex ferrovie con questo utilizzo. Proprio in base a queste esperienze pregresse, si ipotizza che il costo per adattare la tratta alle due ruote si aggirerà attorno ai 100 mila euro per chilometro. Ma prima occorrerà acquistarla e per questo sarà stanziata la somma sopra citata in virtù delle facoltà della Regione grazie alla legge regionale del 23 febbraio 2018 sulla promozione della mobilità ciclistica sicura e diffusa.
«Valorizzare il territorio grazie al recupero delle risorse esistenti – ha commentato dopo la riunione in commissione il consigliere regionale Centis – creando percorsi di mobilità leggera e sostenibile: ecco perché abbiamo votato sì a questa proposta dell’assessore Pizzimenti. Contiamo di continuare con il completamento della San Vito-Bannia e la ciclabile dell’argine del Tagliamento». Tra i più convinti sostenitori del recupero ciclabile della tratta, già ai tempi in cui era assessore provinciale un decennio fa e promosse un’opera di pulizia sul sedime, il sindaco di Valvasone Arzene Markus Maurmair. «Una bella notizia – ha dichiarato – e un atto concreto che ci fa finalmente intravedere la realizzazione di un progetto di mobilità dolce fondamentale per tutta l’asta destra del Tagliamento». —
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