La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per Marius Lucian Haprian, 49 anni, ex pizzaiolo per rapina a mano armata e l’omicidio premeditato di Alessandro Coltro, l’artigiano di Nave freddato a colpi di pistola la sera del 24 settembre 2018 nel boschetto dietro al parcheggio centro commerciale Meta di Fontanafredda. Il procuratore Raffaele Tito e il pm Monica Carraturo hanno chiesto invece il rinvio a giudizio in ordine ai reati di favoreggiamento e ricettazione per Cricersa Garcia, 34 anni, dominicana, datrice di lavoro di Haprian al bar ristorantino Palo Alto di Porcia. Nei confronti della sorella Cesarina Garcia, 29 anni, è stato ipotizzato unicamente il favoreggiamento. L’udienza preliminare si terrà il 25 settembre, dinanzi al gup Eugenio Pergola.
Haprian, fermato dagli investigatori dell’Arma il 6 ottobre prima che partisse per Londra, ha confessato di aver ucciso Coltro, ma ha sostenuto di averlo fatto per reazione e di non aver pianificato l’assassinio. Da allora è in carcere. L’indagine lampo porta la firma del Nucleo investigativo di Pordenone, guidato dal tenente colonnello Pier Luigi Grosseto e dell’aliquota operativa di Sacile con il supporto del Ros di Udine.
Nella ricostruzione dell’accusa, Haprian ha ucciso a scopo di rapina. Gli inquirenti ritengono che il cuoco abbia attirato nel boschetto Coltro con il pretesto di un affare. Gli avrebbe prospettato già ad agosto dell’anno scorso la possibilità di effettuare uno scambio di banconote di piccolo taglio con tagli da 500 euro, tanto che l’artigiano aveva cominciato a cercare persone interessate allo scambio, finché un commerciante non aveva dato la sua disponibilità.
Quella sera Coltro ha incontrato il commerciante al bar del centro commerciale Meta. Poi è andato al boschetto che si trova fra il parcheggio e il ristorante Al parco, chiuso da tempo, con un sacchetto contenente 15 mila euro. Gli inquirenti ritengono che Haprian avesse già deciso di impossessarsi dei 15 mila euro per pagare i suoi debiti e si è presentato con la pistola Beretta calibro 22, con la matricola abrasa, munita di silenziatore e con il colpo in canna. Da qui le ulteriori contestazioni di ricettazione, porto e detenzione illegale della pistola.
Secondo l’accusa, in base ai rilievi emersi dalla consulenza tecnica del medico legale Giovanni Del Ben, Coltro si è rifiutato di consegnargli le banconote, è seguita una colluttazione e Haprian gli ha scaricato tre colpi di pistola alla tempia mentre la vittima era in ginocchio, dandogli poi il colpo di grazia alla nuca dopo averlo atterrato. Cricersa Garcia, invece, è accusata di ricettazione per aver ricevuto dal cuoco circa 8 mila euro, ritenuti dalla Procura provento della rapina ai danni di Coltro. La barista è accusata di aver aiutato Haprian a eludere le indagini, accompagnandolo con la propria auto a disfarsi dei vestiti sporchi di sangue dopo il delitto. Alla sorella Cesarina invece di aver taciuto quanto a sua conoscenza quando è stata sentita dai carabinieri e di aver dato una ricostruzione falsa dei suoi spostamenti, di quelli della sorella e di Haprian la sera dell’omicidio e di aver omesso di riferire il nome dell’assassino, pur avendolo appreso dalla sorella il giorno prima. —
I.P.
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI