Repulisti al parco Galvani. La Questura ha messo in campo domenica una vasta attività di controllo nel salotto verde cittadino. Bivacchi di sbandati nel parco, con corollario di consumo di stupefacenti e alcolici e situazioni di scarso decoro erano stati segnalati dai fruitori del parco (come l’associazione Artsam che gestisce un progetto di inclusione sociale). Una «percezione di diminuita vivibilità del parco» era stata evidenziata pure dai controlli delle unità antidegrado della polizia locale, tanto che l’assessore comunale Emanuele Loperfido aveva scritto al prefetto Maria Rosaria Maiorino per «valutare azioni coordinate».
La squadra volante domenica ha proceduto a una approfondita perlustrazione del parco Galvani, nell’ambito dell’attività di prevenzione e controllo del territorio che vede impegnate ogni giorno le forze dell’ordine, in particolar modo nelle aree verdi cittadine. I controlli sono stati ripetuti anche ieri. I poliziotti hanno chiesto i documenti a nove persone che stazionavano al Galvani. Il gruppo era composto da due cittadini italiani e sette stranieri.
Durante i controlli un giovane serbo di 21 anni, ha insultato gli agenti, opposto resistenza e si è rifiutato di farsi identificare: Portato in Questura è stato indagato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. In considerazione dei suoi precedenti per ubriachezza e guida in stato di ebbrezza e valutata la condotta violenta, ieri il questore Marco Odorisio ha fatto avviare dall’ufficio immigrazione la procedura di revoca del permesso di soggiorno nei confronti del giovane serbo. Sarà quindi espulso.
Sempre ieri è partita l’istruttoria per il foglio di via obbligatorio a un ragazzo italiano di 23 anni, residente in provincia di Pordenone, che faceva parte del gruppo controllato al parco e ha precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti.
Sono state approfondite le posizioni degli altri sei cittadini stranieri identificati al Galvani. Tre hanno il permesso di soggiorno scaduto, in fase di rinnovo. Poiché si tratta di persone che non hanno da tempo un lavoro e hanno precedenti penali, e sussistendone i presupposti normativi, il questore Odorisio ha disposto il rigetto del rinnovo dei titoli di soggiorno. Al vaglio dell’ufficio immigrazione le posizioni degli altri tre stranieri: un richiedente asilo e due rifugiati con protezione sussidiaria. La Questura ha specificato che i controlli «rientrano nei più ampi dispositivi di vigilanza sul territorio con particolare riguardo al parco Galvani, viste anche le segnalazioni giunte al riguardo». Squadra mobile e volanti svolgono «specifici pattugliamenti per continuare a rendere fruibile ai cittadini, in serenità, il parco Galvani come tutte le altre aree verdi». —