Pensionato si tuffa in piscina e muore
Olindo Dal Santo aveva 79 anni. Ha fatto il bagno dopo pranzo. Il medico legale conferma la prima diagnosi: è annegato

Dopo aver pranzato si è tuffato in piscina in cerca di refrigerio, ma è sprofondato in acqua senza più riemergere.
Il pensionato pasianese Olindo Dal Santo, 79 anni, è stato trovato esanime dai familiari intorno alle 17 del giorno di Ferragosto, nella vasca fuori terra in giardino, nascosta alla vista degli inquilini della villa a due piani in via Salgarelli a Pasiano da un’alta e fitta siepe e in parte dall’ombrellone bianco.
Vani i soccorsi del 118: per l’anziano non c’era più nulla da fare. Gli inquirenti ipotizzano dai primi riscontri che il decesso risalga a un paio d’ore prima del ritrovamento.
Olindo è stato visto per l’ultima volta dalla moglie Maria Luiggia Pinato intorno alle 14. Dopo aver mangiato, il marito faceva solitamente una passeggiata nei dintorni. Così la signora, che era nella sua stanza al pianoterra, non ha dato inizialmente peso all’assenza di Olindo. La figlia Daniela, invece, era costretta in casa, al primo piano della villa, da un fortissimo mal di schiena, che le impediva persino di fare le scale da sola. Non c’erano altri familiari in quel momento.
Vicino alla scaletta della piscina, lunga sette metri, larga tre e profonda 91 centimetri, sono state trovate le ciabatte del pensionato e l’asciugamano. Si è sfilato anche l’orologio dal polso, che ha appoggiato su un mobiletto. In canottiera e pantaloncini è salito sulla scaletta per entrare in acqua.
Verso le 17 sono arrivati alla villa di via Salgarelli alcuni parenti in visita. La signora Maria Luiggia ha chiesto loro se avessero visto Olindo. Quando le hanno risposto di no, è scattato l’allarme.
I parenti hanno cominciato a cercarlo ovunque, finché non hanno notato il corpo che affiorava dall’acqua azzurra. Era incosciente. Poi la telefonata al 112. Sono arrivati all’istante l’ambulanza a sirene spiegate, una squadra dei vigili del fuoco di Pordenone per recuperare l’anziano dalla vasca, i carabinieri della stazione di Prata guidati dal comandante Massimo Scarda.
Gli inquirenti ritengono che Olindo si caduto in piscina a capofitto e che non sia più riuscito a risalire. I carabinieri di Prata hanno escluso responsabilità di terzi nella dinamica dell’incidente, ragion per cui la procura di Pordenone, nella persona del sostituto procuratore Marco Faion, non ha chiesto l’effettuazione dell’autopsia e ha chiuso il caso.
Ieri mattina di ieri il medico legale Lucio Bomben ha eseguito l’esame esterno della salma all’obitorio di Pordenone. Il professionista ha confermato l’ipotesi avanzata subito dopo la tragedia: il pensionato è morto per annegamento.
Ma resta il mistero: Olindo Dal Santo sapeva infatti nuotare, anche se aveva qualche difficoltà di deambulazione e l’acqua della piscina non era profonda. Sul corpo il medico legale non ha trovato segni traumatici. —
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