UDINE. L’imputazione a carico di Riccardo Prisciano, 29 anni, consigliere comunale di Tarcento per Fratelli d’Italia, era stata modificata dallo stesso pm nel corso dell’udienza preliminare in cui, insieme ad altri quattro giovani friulani, era stato chiamato a rispondere del blitz avvenuto la notte tra il 22 e il 23 aprile 2018 in alcune moschee della provincia.
Non gli si contestava più la violazione della cosiddetta “Legge Mancino” in materia di discriminazione razziale, etnica o religiosa, bensì, in concorso morale e materiale con il gruppetto dei suoi sostenitori, la violazione di domicilio.