Nasce la rete di 25 farmacie stop ai viaggi per le medicine
Si amplia la disponibilità di dispositivi e integratori consegnati nei punti vendita Accordo fra Federfarma e Ass3: sperimentazione al via da Tolmezzo a Sappada

Stop alle lunghe trasferte per ritirare farmaci e dispositivi destinati ai pazienti anziani e ai malati cronici in tutta la Carnia. L’ospedale si avvicina ai cittadini attraverso le farmacie grazie a un accordo stipulato fra l’Azienda per l’assistenza sanitaria 3 e Federfarma che coinvolge le farmacie di Amaro, Ampezzo, Arta Terme, Cavazzo, Cercivento, Comeglians, Enemonzo, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Ovaro, Paluzza, Paularo, Prato Carnico, Raveo, Rigolato, Sappada, Socchieve, Sutrio, Treppo-Ligosullo, Verzegnis, Villa Santina, Zuglio e altre tre a Tolmezzo, oltre ai dispensari di Sauris, Forni di Sotto, Lauco e Ravascletto. Come primo obiettivo, le farmacie del distretto unico della Carnia partiranno il 24 ottobre con la sperimentazione della campagna di vaccinazione antinfluenzale, per aumentare la copertura vaccinale mediante un’informazione sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini. L’iniziativa è stata concordata nel corso di un incontro all’ospedale di Tolmezzo cui hanno partecipato oltre 50 farmacisti. Nell’occasione Federfarma ha illustrato i nuovi strumenti informatici che consentiranno una comunicazione semplice ed efficace con una misurazione dei dati e delle informazioni. Il ruolo del farmacista sarà quello di aiutare le persone a comprendere meglio le vaccinazioni e a prendere la decisione giusta.
L’accordo siglato tra Ass 3 e Federfarma prevede l’ampliamento dei servizi delle farmacie di comunità, intese come rete sanitaria di valenza strategica. Fra le novità, l’ampliamento dell’elenco delle specialità medicinali erogate per conto, l’avvio della sperimentazione della distribuzione per conto delle strisce reattive per il controllo della glicemia, la fornitura di farmaci a domicilio di pazienti fragili o gravemente malati, l’attivazione di un tavolo tecnico per la distribuzione di integratori alimentari, dispositivi monouso (come i cateteri) e custodia temporanea di presidi medici, le azioni di promozione della salute e la distribuzione dei vaccini tramite le farmacie.
«L’intesa – spiega il vicegovernatore regionale con delega alla Salute, Riccardo Riccardi – rappresenta il primo tassello per avvicinare i servizi ai cittadini attraverso l’integrazione delle farmacie convenzionate del territorio nel sistema sanitario».
In base ai risultati di questa prima sperimentazione che sarà condotta nell’Alto Friuli, «la Regione potrà estendere le esperienze positive agli altri territori. Questa fase – ha ribadito Riccardi – consentirà una migliore accessibilità ad alcuni servizi del sistema sanitario e valorizzerà il ruolo dei farmacisti a stretto contatto con i medici di medicina generale, ristabilendo la centralità dei punti più avanzati, e a diretto contatto con il pubblico».
«Finalmente iniziamo la sperimentazione prevista dall’accordo quadro regionale – commenta il presidente provinciale di Federfarma Luca Degrassi –. Si tratta di un cambiamento per valorizzare la farmacia come rete diffusa del Servizio sanitario pubblico, soprattutto nelle aree più marginali, dove a volte l’unico presidio sanitario esistente è la farmacia che può supportare il medico di famiglia. Oltre alla formazione professionale – aggiunge Degrassi – sarà importante la tecnologia per migliore la comunicazione fra il farmacista e le strutture sanitarie, in primis il medico di medicina generale, gli ospedali e gli altri operatori, sviluppando il nuovo modello di rete di assistenza al cittadino-utente».
Federfarma si è infatti resa disponibile a condividere con i medici di base e l’Ass 3 un software per il monitoraggio del flusso dei farmaci, dalla loro prescrizione all’erogazione. Per Francesco Pascolini, ex presidente di Federfarma, «è un passo importante per evitare la desertificazione sanitaria in montagna». —
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