Galeotto fu lo spuntino con polenta e salame per lanciare l’impresa di Ermenegildo e Bianca
Originaria di Verzegnis, la coppia ha creato un’azienda leader in Francia Il settore è quello delle macchine distributrici di caffè, bevande e snack
la storia
Gino Grillo
Parte da Intissans, frazione di Verzegnis, la storia di Bianca Paschini ed Ermenegildo Deotto per approdare a Parigi attraverso un lungo percorso imprenditoriale fatto di carnica determinazione, spirito di sacrificio e dedizione al lavoro. Una storia lunga più di 50 anni che li porta oggi a trasmettere ai figli Sonia e Sergio una solida azienda sulle rive della Senna leader nel settore delle macchine distributrici di caffè, bevande e prodotti secchi come biscotti, merendine e salatini. La coppia di imprenditori è arrivata in questi giorni per un periodo di vacanza nel paese natale.
Si incontrano a Parigi i due “gnaus”. La famiglia di Bianca è emigrata in Francia in tempo per consentirle di frequentare le scuola elementari, Ermenegildo vi si trasferisce qualche anno più tardi per iniziare da buon friulano (e come da tradizione) a lavorare nell’edilizia. Qualcuno ci mette lo zampino e fa in modo, grazie una merenda carnica di salame e polenta, che i due giovani di Intissans si conoscano a Parigi. Parlare in friulano, idee e progetti chiari non tardano a produrre le conseguenze: matrimonio e figli non tardano ad arrivare. E con essi la volontà di “fare qualcosa di nostro”. Bianca lascia la Faema, dove è impiegata e a Ermenegildo va stretta la tuta da muratore. Intuiscono che il settore distributivo ha un futuro e si tuffano nel progetto aziendale che da vita alla D8. E come ricorda Bianca «40 anni di debiti, tante notti insonni, la casa ipotecata, gli stipendi da pagare, le banche che fanno fatica a concedere credito, ma alla fine ce l’abbiamo fatta». Oggi il marchio D8 è leader in Francia e distribuisce brand internazionali tra cui Lavazza. Per le strade di Parigi sfrecciano gli oltre 150 furgoni D8 che distribuiscono i prodotti. «Ma non abbiamo dimenticato le nostre origini – conclude Ermenegildo mentre sale lo scalone di gradini di marmo rosso di Verzegnis che porta al piano superiore – torniamo sempre a Intissans, dove abbiamo la casa, più volte all’anno». —
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