UDINE. Rendiamo noto ai lettori del Messaggero Veneto (giornale e sito)i che a causa dello sciopero proclamato per sabato 16 novembre da poligrafici e giornalisti, il quotidiano non sarà in edicola domenica 17 novembre. Il sito web e i social collegati non saranno aggiornati per l’intera giornata di sabato. Il giornale sarà di nuovo in edicola lunedì 18 novembre, mentre il sito tornerà ad essere aggiornato dalle 7 di domenica mattina.
I COMUNICATI SINDACALI
La redazione del Messaggero Veneto, dopo aver appreso i contenuti del piano di riorganizzazione di Gedi News Network (Gnn), che per il nostro giornale prevede il ridimensionamento della presenza del personale poligrafico nelle redazioni di Udine e Pordenone (con un esubero totale di 11 unità), esprime forte preoccupazione ritenendo che ancora una volta si sia deciso di far pagare la crisi del settore ai lavoratori friulani.
Un piano che è improntato a una riduzione di costi (121 esuberi su 280 poligrafici), che giunge in un clima già di forte incertezza sul futuro asset societario di Gedi e che evidenzia una generale perdita di copie e di introiti pubblicitari riferita al gruppo ma che non rispecchia la situazione del Messaggero Veneto.Preso atto dello sciopero nazionale del Gruppo proclamato per il settore poligrafico nella giornata di oggi, l’assemblea dei redattori del Messaggero Veneto ha deciso di aderire. Pertanto, domani il Messaggero Veneto non sarà in edicola e vengono sospese per l’intera giornata odierna tutti gli aggiornamenti internet.
Il comitato di redazione
– l’azienda Gnn ha dichiarato un numero di esuberi di personale poligrafico pari a circa il 40 per cento del totale degli occupati nelle due testate giornalistiche del Fvg;
– l’azienda Gnn ha presentato un piano industriale “nebuloso” in cui i tagli del personale non corrispondono alla reale mancanza del lavoro;
– l’azienda Gnn probabilmente intende far pagare gli errori commessi nelle scelte industriali recenti a chi invece da anni si sacrifica per la sostenibilità di un settore, con accordi sindacali mirati al contenimento delle spese.
I lavoratori ritengono che esistono alternative per salvaguardare l’occupazione e per garantire la qualità del prodotto editoriale che, privato delle professionalità che si vogliono cancellare, non verrebbe assicurata.
Questa è la prima iniziativa di lotta per preservare un patrimonio di competenze che il gruppo Gnn oggi punta a distruggere con l’obiettivo di “fare cassa” per ripianare perdite realizzate altrove.
Le segreterie regionali del Friuli-Venezia Giulia