Il premio a Papwa azienda contraria a sprechi di plastica

BUTTRIO. Ha sede a Buttrio l’azienda premiata a Padova come miglior start up del Nordest. Si tratta di Papwa, acronimo che sta per “Product against plastic waste”, prodotto contro lo spreco di plastica, fondata lo scorso aprile da quattro soci: Alessandro Vezzil, Monica Andreazzo, Matteo Codognotto e Arturo Caissut.
In realtà, l’idea risale a un anno e mezzo fa ed è nata tra i banchi della Mib Trieste School of Management, dove i futuri soci si sono conosciuti. «L’abbiamo sviluppata in circa otto mesi – racconta Vezzil – e in seguito abbiamo creato il piano industriale».
In poco tempo sono arrivati i primi risultati, tra cui il premio “Cambiamenti 2019”, assegnato dalla Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna) di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. La vittoria non era scontata, anche perché «il prodotto non esiste ancora sul mercato – spiega ancora Vezzil –, al contrario di altri concorrenti che su questo fronte erano più avanti di noi».
Per ora, infatti, sono stati realizzati solo test in un piccolo negozio di alimentari a Pordenone. L’obiettivo è farne anche nei punti vendita della grande distribuzione e numerose trattative con importanti nomi del settore sono in corso.
L’approdo in questa filiera potrebbe comportare un beneficio enorme per l’aspetto ambientale ed economico delle imprese: si tratta, infatti, di una combinazione tra imballaggi, servizi di lavaggio industriale e logistici destinati alla vendita di prodotti freschi e freschissimi.
Ciò significa usare imballaggi riutilizzabili anziché quelli monouso. Una volta consumato il prodotto, quelli che prima diventavano scarti ora vengono restituiti al supermercato, il quale ne rimette a disposizione altri lavati.
Ora la sfida è far conoscere questa realtà anche alla finale nazionale del concorso, alla quale i quattro fondatori parteciperanno il 28 novembre a Roma. —
T.D.
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