Via allo studio per la ciclabile dall’Alpe Adria al Cividalese

Via libera allo studio di fattibilità per la pista ciclabile che attraverserà Tarcento e collegherà l’Alpe Adria con il Cividalese.
L’ufficio di presidenza dell’Uti del Torre, che segue l’iter dei futuri lavori, ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica redatto dalla società di ingegneria Enar Plan Engineering Architettural Plan srl. Il progetto è stato finanziato dalla Regione e prevede una spesa complessiva per la realizzazione di un primo lotto di un milione e 250 mila, di cui 900 di lavori per la realizzazione di una pista ciclabile su sedime “misto” che attraverserà Tarcento collegando Magnano in Riviera con la frazione di Molinis per una lunghezza di circa 4,5 chilometri.
«Risultato importante – commenta il sindaco di Tarcento e presidente dell’Uti Torre, Mauro Steccati –, reso possibile grazie alla condivisione con i colleghi sindaci di Attimis, Cassacco, Faedis, Lusevera, Nimis, Povoletto e Taipana del riconoscimento della valenza sovracomunale dell’opera e dell’opportunità di usare il finanziamento regionale per realizzare un tratto compiuto e completo che fosse collegato con una pista ciclabile già esistente come quella proveniente da nord che, attraverso Magnano in Riviera, Artegna e Gemona ci collegherà con la conosciuta Alpe Adria».
Si prevede di realizzare un collegamento fra il tratto di pista già realizzato a Magnano, lungo un percorso che correrà inizialmente lungo il torrente Urana e in seguito attraverserà Tarcento fino alla stazione da cui si procederà sulla collina di Segnacco e in seguito fino al ponte di Molinis.
«È solo un primo passo – dice Steccati –; a breve l’Uti del Torre attraverso i propri uffici tecnici provvederà a concludere il procedimento per l’incarico della progettazione definitiva ed esecutiva, nonché quello per il progetto di fattibilità tecnica e economica relativo al secondo tratto da Molinis a Pradandons. La stessa struttura tecnica, ha inoltre già affidato la redazione/stesura del Biciplan di tutti gli 8 Comuni, al fine di fornire uno strumento di pianificazione che, in un orizzonte temporale di breve-medio periodo potrà definire una visione strategica del sistema della mobilità ciclabile sull’intero territorio». —
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