Al Mercatone arrivate le tredicesime-beffa
Si va da 167 a 120 euro, la cassa integrazione è ferma a 500. Il sindacato attacca sul mancato adeguamento dell’assegno

Tredicesima 2019 ridotta al minimo per tanti lavoratori del Gruppo Mercatone Uno con l’assegno della cassa integrazione: 28 a Sacile, 1.700 negli oltre 50 punti vendita nazionali e tutti sulla strada da sette mesi. «Tredicesima di 167,97 euro e un’altra di 120 euro: grazie alla proprietà fallita Shernon Holding – hanno detto alcuni lavoratori –. Potrebbero essere delle somme addizionali non versate che si devono poi conguagliare nel 730 il prossimo anno. Oltre al danno, la beffa».
Buste paga a dieta con un assegno medio di circa 500 euro pro capite mensile, fino a maggior 2020 e il sindacato Filcams-Cgil è in prima linea a tavolo romano del ministero dell’Economia.
«Nella manovra finanziaria del Governo nessuna risposta per i lavoratori dell’ex Mercatone Uno – ha detto il segretario generale Maria Grazia Gabrielli –. Siamo sconcertati dall’assenza di soluzioni: la richiesta di costruire una risposta dedicata per integrare gli importi della cassa integrazione poteva e doveva essere inserita nella manovra finanziaria. Questo almeno sembrava l’intendimento delle forze politiche che sostengono la maggioranza o di parte di esse».
Invece, nulla di fatto. «L’emendamento è stato bocciato e non sembra ci siano più spazi di recupero – ha aggiunto Gabrielli –. La tanta solidarietà dichiarata e sbandierata verso 1.700 lavoratori e lavoratrici della ex Mercatone Uno, non trova riscontro in atti concreti».
Dopo il fallimento di Shernon Holding e il rientro in amministrazione straordinaria, i ministeri competenti hanno lavorato per l’accesso in tempi rapidi alla cassa integrazione straordinaria. «Non hanno voluto risolvere il problema delle condizioni di accesso e di calcolo della cassa – ha sottolineato Gabrielli –, era stato chiesto e motivato dai sindacati. Nonostante la retrocessione in amministrazione straordinaria, i lavoratori sono fortemente penalizzati dall’avere accettato, nel 2018, i contratti part-time nella speranza di mantenere il posto di lavoro. hanno invece subito il fallimento dell’azienda e poi hanno subito anche l’effetto di decurtazione del reddito con cui vivere».
Flcams-Cgil non molla: per salvaguardare il futuro occupazionale del Gruppo Mercatone Uno in vendita.
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