Fvg Strade: ponte Fella in ritardo la colpa è di Comuni e imprese

Amaro. I ritardi sono dovuti ai Comuni e alle imprese. Così Raffaele Fantelli, presidente di Fvg Strade, replica alle proteste degli ex sindaci per i lavori al ponte sul Fella. Perché – avevano sottolineato i primi cittadini – dall’istituzione del senso unico alternato sul ponte Fella è trascorso quasi un anno e mezzo e gli automobilisti della Carnia, del Canal del Ferro, della Valcanale e del Gemonese si ritrovano, più volte al giorno, in coda davanti al semaforo. E così gli ex sindaci di Amaro, Cavazzo Carnico, Enemonzo, Moggio Udinese e Verzegnis, Silvano Tomaciello, Dario Iuri, Paolo Iussa, Renato Filaferro, Renzo Lunazzi e Luciano Sulli, e il consigliere comunale di Tolmezzo, Walter Marcon, hanno deciso di costituire un Comitato e di organizzare una manifestazione di protesta per denunciare i ritardi e i disagi che quel cantiere mai aperto sta provocando nelle vallate. Un’iniziativa condivisa anche dai sindaci di Amaro e Venzone, Laura Zanella e Amedeo Pascolo, che haanno sollecitato l’avvio dei lavori con una lettera a Fantelli, all’assessore Fvg alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti, e all’Anas.
«La società ha finora fatto tutto il possibile per accelerare e iniziare i lavori – replica Fantelli –, possiamo anche fare dei cronoprogrammi, ma su alcune variabili come ad esempio quelle delle procedure d’appalto e di affidamento, non possiamo garantire tempi certi». Per il ponte sul Fella la giunta regionale ha stanziato i fondi e «dopo una prima fase dov’è stato istituito il senso unico alternato e sono stati eseguiti dei primi lavori di manutenzione scongiurando la chiusura totale del ponte – prosegue Fantelli –, è partita una fase di progettazione per individuare la soluzione migliore che riporti la viabilità a doppio senso ed elimini le carenze strutturali emerse sul manufatto. La scelta è ricaduta sulla ristrutturazione del ponte che, prima di essere effettuata, necessita di sistemare il ponte ferroviario a fianco per essere usato come alternativa nella fase dei lavori sul manufatto principale. Con oltre due mesi di ritardo da parte del Comune di Venzone – sottolinea Fantelli – abbiamo ricevuto in carico il ponte ferroviario dai Comuni e abbiamo tempestivamente avviato la procedura di gara per l’individuazione dell’operatore economico». Una fase nella quale sono arrivati altri problemi. «Il primo appaltatore in graduatoria è stato escluso perché non ha superato le verifiche di congruità, mentre il secondo, un costituendo raggruppamento temporaneo d’impresa, è risultato congruo. Ma – spiega Fantelli – anche su questo operatore, che stiamo sollecitando per la documentazione, sono state necessarie ulteriori verifiche obbligatorie per legge gestite nel minor tempo possibile dai nostri uffici. Speriamo di riuscire ad aggiudicare l’appalto e di non dover scalare ancora la graduatoria. Spiace constatare che sia il primo sia il secondo operatore siano imprese del territorio».
La conclusione è lapidaria: «La società ha finora fatto tutto il possibile, e di più, per accelerare e iniziare i lavori, garantire le corrette procedure a tutela dell’interesse e denaro pubblico, ma su alcune variabili come le procedure d’appalto e di affidamento – chiude Fantelli –, i tempi non dipendono solo da noi. Comuni e anche ex amministratori, con i quali siamo sempre stati disponibili, lo sanno bene». —
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