Il parroco si affida a telefonino e computer per pregare coi fedeli

VITO D’ASIO
In poche ore è passato dal saltare il pranzo pur di rispondere a tutti gli impegni delle sue nove parrocchie a vivere in casa costantemente collegato a telefonino e computer. Don Italico Josè Gerometta cerca nella tecnologia un modo per far sentire la propria vicinanza ai tanti anziani che in questi giorni di quarantena non possono recarsi alle funzioni in Val d’Arzino, Val Cosa e a Pinzano al Tagliamento. Il prete è a disposizione dei fedeli a ogni ora per telefonate di conforto, ma anche per una semplice chiacchierata. Usa molto Facebook su cui posta le letture del giorno e la sintesi delle celebrazioni officiate senza pubblico. Sua pure l’idea di rispolverare un’antica preghiera contro la peste, impartendo sul sagrato della chiesa di Clauzetto una speciale benedizione con la reliquia del Preziosissimo Sangue di Cristo.
«Questa vicenda fa sentire molti nostri anziani ancor più soli – ha commentato il sacerdote –. Da parte mia sono sempre pronto ad ascoltare e supportare a distanza i parrocchiani. L’aspetto positivo di questa crisi sarà la riscoperta di piccoli gesti che ormai davamo per scontati. Mi auguro che, una volta archiviata l’emergenza, si investa sulla viabilità e sulle infrastrutture di telecomunicazione in montagna. Ci sono borgate a costante rischio di isolamento a causa di alberi e frane, ora c’è da augurarsi che regga la rete internet e telefonica», ha spiegato continuando a pregare anche in streaming per una rapida fine della quarantena. —
F.F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori