Asintomatica e negativa al primo tampone: ecco come il virus ha ucciso nonna Anna
Aveva 91 anni ed era originaria di Treppo Carnico. Salgono a sette le vittime alla casa di riposo Matteo Brunetti di Paluzza.

PALUZZA. Ancora un lutto nella casa di riposo Brunetti di Paluzza. Alle 3.30 è mancata Anna Zamparo, di 91 anni, originaria di Tausia di Treppo Ligosullo, che è diventata la settima vittima all’interno dell’Asp da inizio emergenza lo scorso mese di marzo. Anna segue così, nell’elenco degli scomparsi, Elisa Di Doi di Trasaghis, Velia Silverio di Paluzza, Maria Maddalena Del Missier residente in località Braida a Comeglians, Eulalia Stefani di Ovaro, Anna Maria Granzotti di Arta Terme e Rita Menegon anni originaria di Raveo.
CORONAVIRUS, I DATI
- Ecco come si è diffuso il virus: la mappa comune per comune
- Positivi, in quarantena, decessi e guariti: i dati della Protezione civile aggiornati
- Il numero dei decessi, il confronto tra le province
La casa di riposo, a nome del direttore Alessandro Santoianni e del presidente dell’Asp, Stefania Tassotti, ha confermato il decesso ribadendo che Anna Zamparo non appariva fra le ospiti della struttura più a rischio. «Stanotte – ha annunciato il direttore – è morta una donna di 91 anni, di Treppo Ligosullo. Pur tra i casi positivi non era in condizioni critiche». Anna Zamparo in un primo momento era risultata negativa al tampone. La sua positività al coronavirus è stata accertata con un secondo tampone, rimanendo asintomatica. La sera precedente alla sua scomparsa era previsto un contatto fra Anna e una nipote che risiede a Como, ma la videochiamata era saltata perché al momento del collegamento Anna si era addormentata e i parenti non hanno inteso disturbarla.
Intanto resta grave la situazione all’interno della casa di riposo Brunetti. È il direttore Santoianni a fornire i dati più significativi: «Gli ospiti accolti nella azienda pubblica di servizi alla persona Brunetti, sono 114 – fa il punto –, dei quali 69 sono risultati positivi. Due di questi attualmente sono ricoverati all’ospedale di Udine. Fra i dipendenti, 16 sono positivi e tra questi 4 risultano positivi a seguito del prelievo sugli anticorpi Covid, ma negativi al tampone. Tutti gli interessati sono in isolamento domiciliare». All’interno della casa di riposo dell’alta valle del But opera un’équipe composta da 3 medici coordinati dal dottor Paolo Agostinis, direttore del reparto di Medicina dell’ospedale civile San Antonio Abate di Tolmezzo, che sta monitorando costantemente, tutti i residenti in struttura.
«In sede – prosegue il direttore – siamo attrezzati con adeguate apparecchiature diagnostiche portatili (ecografi) nonché di ausili per l’ossigenazione e la ventilazione laddove necessario. Abbiamo rilevato la presenza di sintomatologie che vengono tenute particolarmente sotto controllo in una decina di casi. Il contagio, infatti, ha causato in 4 ospiti una condizione di polmonite, con vari gradi di gravità». Un paio di ospiti presentano stati febbrili o di congiuntivite, ma senza destare particolare preoccupazione. Intanto si continua la ricerca per rafforzare, con l’Azienda sanitaria, il numero degli operatori sanitari sia infermieristici che assistenziali, a servizio della casa di riposo.
«Per gli operatori socio sanitari– ammette da direzione della Brunetti – la situazione però è particolarmente gravosa: mancano all’appello almeno 6-8 operatori la cui assenza costringe i presenti a una turnazione molto pesante». Nel frattempo è stato attivato il servizio di supporto psicologico che verrà garantito da una psicologa psicoterapeuta specializzata nell’ambito dei grandi anziani che risponde il mercoledì dalle 15 alle 17 ed il venerdì dalle 15 alle 18 al numero 3475418063. Nel pomeriggio infine sono stati effettuati i tamponi su 45 anziani, risultati negativi in precedenza e su un’ottantina di operatori.
I commenti dei lettori