Primi trasferimenti nel reparto bonificato alla casa di riposo
Gino Grillo / PALUZZA
Giornata di calma ieri alla casa di riposo Brunetti di Paluzza. Segnali incoraggianti vedono il ritorno nell’Asp dell’alta valle del But della donna che era ricoverata nell’ospedale di Udine per il coronavirus sin dal 6 aprile. L’ospite, ha fatto sapere il direttore Alessandro Santoianni, è stata accolta nel reparto bonificato in isolamento per la sua massima tutela. Buoni auspici anche dall’esito dei tamponi effettuati su 78 ospiti, 35 dei quali hanno interessato gli ospiti negativi e 43 gli ospiti positivi per verificare la loro condizione dopo che è trascorso il periodo di quarantena. Anche tra il personale dipendente la situazione migliora. Solo due i casi positivi ancora in isolamento domiciliare per la conclusione del periodo di quarantena. Da segnalare intanto come il territorio abbia in grande considerazione questa struttura di accoglienza cui giungono contributi. Questa volta a mobilitarsi sono statti i Cacciatori della Carnia, in campo nel nome della solidarietà». Protagoniste le riserve di caccia di Ampezzo, Arta Terme, Cercivento, Enemonzo-Villa Santina, Lauco, Paluzza, Preone, Socchieve e Zuglio che hanno donato alla casa di riposo Brunetti, dove sono già morti 16 ospiti risultati positivi al coronavirus. Una raccolta fondi pari a 3 mila 980 euro per far fronte all’emergenza Covid-19 dunque.
A prendere l’iniziativa è stato pure il distretto venatorio “Carnia 2”, rappresentante le Riserve di Caccia della Carnia, che con il presidente Vittorino Dorotea comunica di aver raccolto e consegnato 1.850 euro alla casa di riposo Brunetti di Paluzza e altrettanti all’ospedale di Tolmezzo. —
I commenti dei lettori